Mercoledì 24 Aprile 2024
Progetto di educazione alla legalità promosso da Istituto comprensivo e "Al tuo fianco"


Stop violenza sulle donne, esperti e Forze dell'ordine nelle scuole di Roccalumera e Furci

di Andrea Rifatto | 28/04/2022 | ATTUALITÀ

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ll primo incontro con gli studenti di Roccalumera

La violenza di genere si combatte soprattutto con la prevenzione e il primo passo da compiere è la sensibilizzare dei giovani, gli adulti di domani. Proprio in quest’ottica l’Istituto comprensivo “Rosario Livatino” di Roccalumera ha aderito al progetto “Educazione alla legalità”, promosso dall’associazione-centro antiviolenza “Al tuo fianco” che da oltre dieci anni è attiva nella zona jonica per assistere le donne vittime di soprusi e violenze. L’iniziativa prevede azioni educative per sensibilizzare e prevenire il fenomeno della violenza di genere, attraverso incontri in presenza rivolti gli studenti delle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado dei plessi di Roccalumera e Furci Siculo I seminari informativi e formativi saranno tenuti da esperti in materia, coadiuvati da rappresentanti delle Forze dell’ordine, e sono iniziati oggi a Roccalumera, dove proseguiranno anche domani (venerdì 29), mentre il 24 e il 25 maggio toccherà agli studenti di Furci. Ai quattro eventi formativi partecipano la presidente di “Al tuo fianco” Cettina La Torre, la vicepresidente Carmela Maria Lipari, le psicologhe dell’associazione Alessandra Savoca e Sonia Volzone, il vicequestore Fabio Ettaro (dirigente del Commissariato di Polizia di Taormina), il commissario capo Daniele Fresta (vice dirigente della Divisione Anticrimine e Ufficio Misure di prevenzione della Questura di Messina), il capitano Ettore Pagnano (comandante Compagnia Carabinieri Messina Sud) e il maresciallo Domenico Musolino (comandante Stazione Carabinieri Roccalumera). 

“Al tuo fianco”, realtà con cui collaborano avvocati, psicologi e insegnanti, opera da diversi anni nelle scuole proprio per piantare un seme con i giovani e diffondere la cultura del rispetto di sé stessi e degli altri, per far sì che non si verifichino quegli episodi che tutti i giorni sono sulle cronache nazionali, e talvolta anche locali, che vedono le donne vittime di femminicidio, spiegando l’importanza di segnalare e denunciare ogni minimo gesto che possa essere ricondotto ad una forma di violenza, anche verbale, che può sfociare in azioni irreparabili che rappresentano un fallimento per tutti. La sinergia tra associazioni antiviolenza e istituzioni scolastiche non può dunque che essere utile per favorire le attività di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno.


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