Sabato 20 Aprile 2024
La Regione ha emanato il decreto stabilendo le zone non fruibili per vari motivi


Stagione balneare al via l'1 maggio: da Giardini a Messina 20 km di mare non balneabile

di Andrea Rifatto | 06/04/2022 | ATTUALITÀ

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Ai sindaci il compito di emettere le ordinanze

Partirà l’1 maggio la stagione balneare 2022. Lo ha stabilito l’Assessorato regionale della Salute, con il decreto che puntualmente viene firmato ogni anno per disciplinare il monitoraggio delle acque marine e individuare le zone di mare precluse alla balneazione per inquinamento o altri motivi. L’atto, emanato dal Dipartimento attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, fissa al 31 ottobre la conclusione della stagione. Nella fascia tra i comuni di Giardini Naxos e Messina sono poco più di 20 chilometri i tratti di costa non balneabili per varie motivazioni, esattamente 20.100 metri. A Giardini Naxos sono off limits per motivi di inquinamento la zona dalla foce del fiume Alcantara sino a 400 metri in direzione nord e i 350 metri dell’area portuale (dalla radice barriere frangiflutti alla radice molo di sopraflutto), per un totale di 750 metri di mare dove non sarà possibile tuffarsi. A Messina risultano inquinati 6,4 km di costa dalla foce del torrente Larderia al torrente Portalegni, un tratto di 630 metri a partire da 50 metri a sud dell’ex ospedale “Margherita” fino a 100 metri a nord della foce del torrente Annunziata e altri 200 metri a partire da 100 metri a sud fino a a 100 metri a nord del canale Lago Piccolo Torre Faro. Inoltre sono interdetti 1,4 km dal lato sud del porto di Tremestieri fino al torrente Larderia e 8,950 km di costa dal torrente Portalegni a via Brasile.

Proseguendo verso nord, i divieti sono previsti nei tratti di mare interessati dalle immissioni delle condotte sottomarine dei depuratori, motivo che ha portato la Regione a disporre a scopo precauzionale e in via cautelativa lo stop alla balneazione per sette comuni jonici, per un totale di 1,220 km. I tratti di costa classificati come non balneabili sono stati individuati a Letojanni, dove il divieto interessa un tratto di 200 metri in direzione del torrente San Filippo, in corrispondenza del depuratore; Sant'Alessio Siculo (100 metri in direzione nord e 100 metri in direzione sud dal torrente Salice, dove scarica il depuratore utilizzato anche da Forza d’Agrò, e altri 150 metri dalla foce del torrente Agrò verso sud); Santa Teresa di Riva (150 metri verso nord dalla foce del torrente Agrò, in direzione del depuratore utilizzato anche da Savoca); Furci Siculo (160 metri verso sud dalla foce del Pagliara) vista la presenza del depuratore consortile con Roccalumera, Furci e Pagliara); Roccalumera (160 metri verso nord dalla foce del torrente Pagliara); Nizza di Sicilia (100 metri direzione nord dal torrente Fiumedinisi), Alì Terme (100 metri in direzione nord dal Fiumedinisi) a causa dello scarico del depuratore di Nizza, Alì Terme e Fiumedinisi. A Messina bagno vietato nei 50 metri a nord dalla foce del torrente Giampilieri e in un tratto di 200 metri da 100 metri a est fino a 100 metri a ovest dallo scarico del depuratore di Acqualadroni. Non inserito, quest’anno, il tratto di mare nei 50 metri a sud dalla foce del torrente Giampilieri, ricadente nel comune di Scaletta Zanclea. Inoltre per motivi di sicurezza non è balneabile un tratto di 300 metri a Taormina, da 100 metri a ovest a 100 metri a est della Grotta Azzurra a Capo Taormina. Il campionamento delle acque avrà inizio a maggio e terminerà a ottobre e sarà di competenza dell’Asp, che dovrà inserire periodicamente i risultati nel portale ministeriale “Acque di balneazione”, mentre i prelievi di pre-campionamento possono essere effettuati dal 20 aprile. I sindaci dovranno adesso emettere le ordinanze e apporre i cartelli che indicano il divieto di balneazione, almeno in due lingue, per informare i bagnanti.


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