Giovedì 25 Aprile 2024
Modificato il ripiano del disavanzo: si attende la pronuncia finale della Corte dei conti


Savoca, il Comune stringe la cinghia: "rosso" in bilancio da cancellare in soli tre anni

di Andrea Rifatto | 10/01/2023 | ATTUALITÀ

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L'ultima seduta del Consiglio ha adottato i correttivi

Dovrà stringere ulteriormente la cinghia il Comune di Savoca per rimettere in ordine i bilanci e superare le criticità sollevate nelle scorse settimane dalla Corte dei conti, che si è espressa con una pronuncia specifica sui documenti finanziari approvati negli anni scorsi. Durante il contraddittorio con la Sezione regionale di controllo della magistratura contabile, infatti, è emerso che il disavanzo del bilancio consuntivo 2021 deve essere ripianato in tre anni e non in dieci, come deciso inizialmente dall’Amministrazione, in quanto nel 2018 non è stato inserito il fondo anticipazione liquidità nell’accantonamento e dunque nel 2019 non vi è stato un maggiore disavanzo ma solo un disavanzo, che secondo la normativa va ripianato in tre anni. Di conseguenza il “rosso” da eliminare entro il 2025 ammonta adesso a 869mila 933 euro e ciò ha comportato anche l’adozione di variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2022-2024 per riformulare il piano di rientro, redatta in extremis durante le festività natalizie. Le delibere sono state approvate dal Consiglio comunale con sei voti favorevoli della maggioranza (assente Katia Palella), mentre la minoranza si è astenuta per non aver avuto il tempi di esaminare la proposta “in quanto non è stata anticipata da una comunicazione preventiva e ciò non consente una valutazione serena”. 

Come agirà il Comune per eliminare il disavanzo in un lasso di tempo così ristretto? Per evitare ogni ulteriore potenziale disavanzo l’Amministrazione prevede di attuare diverse misure strutturali: rendicontazione/efficientamento della gestione di tutte le fasi inerenti il recupero delle entrare proprie; contrazione ed efficientamento della spesa corrente; ulteriore riduzione di spesa corrente al fine della salvaguardia degli equilibri di bilancio (se necessario) per il triennio di riferimento (in alternativa a misure di incremento della pressione tributaria o tariffaria comunque possibili) e più in generale rimodulazione complessiva della spesa; riduzione/eliminazione dei debiti fuori bilancio da acquisizione di beni e servizi e da sentenze esecutive con una costante monitoraggio del contenzioso; rinegoziazione dei mutui attraverso l’alienazione di beni; rimodulazione dei contratti per servizi in relazione alla sostenibilità delle risorse finanziarie; maggiore incisività nel contrasto all’evasione/elusione tributaria e monitoraggio costante degli equilibri di bilancio. Adesso si attende la pronuncia finale della Corte dei conti regionale sulla situazione economico-finanziaria del Comune.


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