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Aperto un procedimento amministrativo sulla gara da 1 milione affidata nel 2014


Sant’Alessio, anomalie al Cst Messenia: indaga l'Anticorruzione

di Andrea Rifatto | 26/10/2018 | ATTUALITÀ

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Sant'Alessio è Comune capofila

Si sono accesi i riflettori dell’Autorità nazionale Anticorruzione sul Centro Servizi Territoriali Messenia, struttura per lo sviluppo del governo elettronico costituita nel 2010 da 39 comuni della provincia con capofila Sant’Alessio, che nel 2013 ha ottenuto un finanziamento da 995mila euro con fondi Po-Fesr 2017/2013, tramite il Pist 17, per il progetto “Acquisizione di beni e servizi finalizzati all’e-inclusion e sviluppo di forme associative di e-governement”. L’iniziativa prevedeva lo sviluppo di azioni di potenziamento e diffusione di infrastrutture e servizi, con particolare attenzione alle famiglie e ai soggetti in stato di disagio, finalizzate all’erogazione a domicilio di servizi informativi, servizi socio-assistenziali e socio-sanitari in modalità di teleassistenza; era prevista anche una rete in grado di far fruire da casa ai cittadini servizi come certificati dell’anagrafe, informazioni sul Prg, sull’archiviazione dei protocolli, sulla carta di identità elettronica e altro. La gara d’appalto è stata aggiudicata nel dicembre 2014 al Consorzio Stabile Nexus di Avola e a Sant’Alessio sono arrivati dei plotter per stampare tavole progettuali di grandi dimensioni ed è stato creato un sito web-gis con una cartografia digitale che sovrappone tutte le informazioni relative a concessioni edilizie, titoli di proprietà, frazionamenti e consente ricerche catastali e l’emissione di certificati di destinazione urbanistica. Uno strumento utilizzabile anche per la lotta all’evasione fiscale. Il sito viene però usato solo saltuariamente mentre i plotter giacciono inutilizzati da oltre cinque anni nei locali dell’ex ufficio di collocamento. A fine 2016 il Comune di Sant’Alessio ha approvato su proposta del responsabile unico del procedimento, il geometra Tindaro Faliano, il quadro economico finale e la relazione conclusiva sui risultati: certificando una spesa di 983mila 782 euro, di cui 942mila per la fornitura delle attrezzature e di quanto previsto dal bando e 41mila per spese di gara e della stazione appaltante dichiarando che l’opera è stata completata e che è in uso e fruibile dai destinatari del progetto. In quell’occasione l’ex sindaco Rosa Anna Fichera evidenziò come il Cst fosse un contenitore creato dal precedente sindaco Giovanni Foti, che avrebbe dovuto occuparsi del Cst e avrebbe potuto spacchettare e tirare fuori tanti servizi, ma che quasi tutto rimase sulla carta.

Adesso l’Anac ha rilevato anomalie nella gara e il 10 ottobre è giunta al Comune di Sant’Alessio la comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, con la quale sono stati assegnati al Cst 90 giorni di tempo affinché si adegui alle indicazioni fornite visto che i chiarimenti inviati nel settembre 2017 non sono stati ritenuti sufficienti. L’11 ottobre il sindaco Giovanni Foti ha nominato come responsabile unico del procedimento la segretaria comunale Antonella Li Donni e il giorno dopo entrambi hanno inviato una nota al Consorzio Stabile Nexus, aggiudicatario-concessionario dei servizi, informandolo dell’esistenza del procedimento avviato dall’Anac. La segnalazioni di difformità sono giunte all’Anticorruzione dalla Corte dei conti Sicilia e dall’Associazione Nazionale Aziende Concessionarie Servizi Entrate Enti Locali (Anacap). L’Anac contesta l’estensione del contratto ad amministrazioni diverse da quelle che hanno indetto la gara (Comuni di Piazza Armerina, Avola, Caltagirone, Acate Modica, Bincavilla Piedimonte, Città metropolitana di Catania) procedura che avrebbe determinato l’indebita sottrazione all’evidenza pubblica dei relativi affidamenti, talora di importo superiore alla soglia comunitaria; incoerenze sostanziali nella documentazione di gara con difetto di trasparenza che può aver influito sulla partecipazione alla procedura (tant’è che è pervenuta una sola offerta); assenza dei pieni requisiti di partecipazione da parte del Consorzio Nexus, con particolare riguardo all’iscrizione all’Albo dei gestori di attività di riscossione tributi, in violazione della par condicio dei soggetti interessati a partecipare e dei canoni di imparzialità e di buon andamento dell’azione amministrativa; l’esercizio abusivo della funzione di centrale di committenza per amministrazioni pubbliche diverse da quelle aderenti. Tra le anomalie la posizione di conflitto di interesse in capo del dottor Andrea Ceccio, nominato nel giugno 2008 dal sindaco Foti delegato per le attività del Cst come dirigente esterno a contratto (senza alcun compenso), che deteneva anche la carica di amministratore delegato del Consorzio Nexus durante lo svolgimento della gara.

Più informazioni: cst messenia  


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