Giovedì 18 Aprile 2024
Cancellato il rito della Settimana Santa che da qualche anno univa le comunità


S. Teresa, stop alla processione delle Varette: finisce l’idillio tra le tre parrocchie

di Andrea Rifatto | 18/04/2019 | ATTUALITÀ

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La processione delle Varette 2018

Da quattro-cinque anni era divenuto un momento di unione e condivisione tra le tre parrocchie di S. Teresa di Riva durante la Settimana Santa. Che però non proseguirà. Da quest’anno, infatti, non ci sarà più la processione delle Varette, che fino alla Pasqua 2018 ha visto le chiese Madonna del Carmelo, Sacra Famiglia e Madonna di Portosalvo portare in corteo i simulacri dell’Addolorata, il Crocifisso, l’Ecce Homo e il Cristo Morto. In tanti si sono chiesti come mai nei programmi non fosse più presente questa iniziativa congiunta tra le tre comunità parrocchiali cittadine. A far venire meno la propria adesione è stato il parroco della Madonna del Carmelo e della Sacra Famiglia, don Ettore Sentimentale, che già nel 2018, durante la processione avvenuta poche settimane dopo il suo arrivo nel santuario di Bucalo, si era mostrato perplesso sulla processione: “Lo scorso anno ero appena giunto e nonostante avessi qualche dubbio partecipai spinto dai miei parrocchiani – spiega – ma quella sera stessa, dopo aver visto certe cose, decisi di prendere la distanze, perché a mio avviso un momento meditativo deve essere un momento di preghiera, non una passeggiata di folclore o un sacro teatrino, altrimenti si diventa lo stregone del villaggio e non più il parroco”. Proprio padre Sentimentale, al suo insediamento alla Madonna del Carmelo, aveva invitato a “riscoprire la propria vocazione a cominciare dalla comunione tra i preti nella realtà ecclesiale, per avere un respiro più ampio e non curare il proprio orticello, perché  come è configurata S. Teresa, anche sotto il profilo geografico e commerciale, è un territorio omogeneo”.

Pensiero che il parroco conferma anche oggi, ma non per quanto riguarda la processione delle Varette: “Non ho nessuna remora contro le iniziative congiunte, ad esempio il Venerdì Santo le parrocchie Sacra Famiglia e Madonna del Carmelo faranno la Via Crucis insieme, così come insieme domenica scorsa è stata fatta la benedizione delle Palme (con qualche lamentela di una parte dei fedeli della Sacra Famiglia, che hanno preferito partecipare alla funzione nella chiesa delle Ancelle Riparatrici, ndc) – evidenzia il sacerdote – non si tratta di escludere l’altra parrocchia e sentirci più bravi, ma di fare delle scelte rispettando quelle degli altri. In fondo era una processione recente, nulla di consolidato dal punto di vista storico, un’iniziativa in cui la gente non riesce a capire certi segni e non in linea con la Chiesa e i dettami del Concilio Vaticano II”. Quest’anno, dunque, le Varette saranno portate in processione solo dalla parrocchia di Portosalvo per le vie del quartiere. Un idillio, quello tra le tre parrocchie cittadine, che finisce per quanto riguarda questo rito. Ma che forse, da un anno a questa parte, non è mai sbocciato anche per tutto il resto.


COMMENTI

Giovanni | il 18/04/2019 alle 13:50:16

"quella sera dopo aver visto certe cose Decisi di prendere la distanze, perché a mio avviso un momento meditativo deve essere un momento di preghiera, non una passeggiata di folclore o un sacro teatrino". Ogni cosa fuochi d'artificio processioni scene di folklore paesano da medioevo, e se si esprime così un parroco non posso che dargli ragione. Complimenti perche la fede è un'altra cosa

Alfredo De Medio | il 18/04/2019 alle 19:32:42

Un'altra espressione di fede che viene di colpo cancellata in maniera unilaterale e frettolosa. I momenti meditativi non devono trasformarsi in passeggiate folcloristiche? Bene! Cancelliamo anche la processione della Madonna del Carmelo, il Pellegrinaggio a Tindari e tutte le altre manifestazioni che non siano strettamente meditative! La soppressione di queste manifestazioni di fede frequentissime nella nostra Sicilia non faranno certamente crescere la "fede bambina" imperante nelle nostre città, minuscolo esempio sono i commenti razzisti che si vedono scritti sui social da tanti santateresini frequentatori assidui delle SS Messe domenicali. Eppure il coltissimo don Ettore non sembrava di questo avviso quando senza motivo ha soppresso la Santa Messa domenicale delle h.07:30, esisteva da più di un secolo e soprattutto dava la possibilità a tantissimi fedeli (che per vari motivi,lavoro studio, non potevano andare a Messa alle 10 o alle 18) di accostarsi ai Sacramenti.

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