Giovedì 25 Aprile 2024
Slitta l'affidamento dei lavori per il prefabbricato comunale, finanziati dal Governo


S. Teresa, ritardi per il progetto sociale "Il loto blu": annullata la gara d'appalto

di Andrea Rifatto | 21/02/2022 | ATTUALITÀ

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Il prefabbricato di via Spadaro

Slitta per ritardi nelle procedure di gara l’avvio del progetto di inclusione “Il loto blu, il vivaio delle diversità”, finanziato al Comune di Santa Teresa di Riva dal Dipartimento per le Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio grazie alla partecipazione al bando “Fermenti in comune”, promosso dall’Anci. L’Ente, che ha firmato un accordo di partenariato con l’associazione “Scirocco Onlus”, ha ottenuto un contributo di 43mila 950 euro garantendo un cofinanziamento di 18mila 030 euro, coprendo così il costo totale del progetto pari a 61mila 980 euro, e il 4 gennaio scorso l’Ufficio tecnico ha approvato il progetto per la sistemazione del prefabbricato comunale di via Santi Spadaro, per un importo complessivo di 30mila 980 euro di cui 15mila 376 euro per lavori, 9mila 795 euro per attrezzature e 5mila 808 euro per somme a disposizione. L’affidamento dell’appalto, però, finora non si è concretizzato in quanto non è andata a buon fine la trattative diretta espletata tramite la centrale unica di committenza: alla prima gara, aperta il 31 gennaio con scadenza 3 febbraio, è stata invitata la ditta “Alessandro Gotti Costruzioni Srl” di Santa Teresa di Riva, ma l’offerta economica non è pervenuta entro il termine; la seconda, con scadenza 9 febbraio, è stata invece annullata a causa di un indirizzo di posta elettronica certificata non corretto. Dunque bisognerà ripetere le procedure per individuare l’aggiudicatario a cui appaltare i lavori. 

Il progetto “Il loto blu, il vivaio delle diversità” prevede il coinvolgimento di almeno 56 giovani dai 16 ai 35 anni di età, con svantaggio sociale, familiare, migranti e con diversabilità, con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione del prefabbricato di via Spadaro, dove esiste già uno spazio esterno già destinato a orto sociale, e realizzare di un vivaio sociale come luogo di condivisione e sperimentazione permanente nel campo della floricultura, delle erbe aromatiche e delle piante officinali. L’iniziativa sarà attuata in cinque linee di azione: “Il vivaio delle diversità” per adeguare la struttura e realizzare il vivaio; “Il fagiolo magico” per realizzare un laboratorio teorico/pratico di potatura e innesto di piante da fiore e da frutto; “Bonsai do”, laboratorio teorico/pratico di conoscenza, studio e coltivazione bonsai; “Zenzero”, laboratorio di coltivazione di erbe aromatiche e piante officinali e “Vasi comunicanti”, laboratorio di ceramica.


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