Venerdì 26 Aprile 2024
La minoranza torna all'attacco con un'interrogazione sulla gestione del camposanto


S. Teresa, "Piano cimiteriale dimenticato e degrado con l'ampliamento in verticale"

di Andrea Rifatto | 24/11/2022 | ATTUALITÀ

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I loculi sopraelevati in costruzione

“Perchè a distanza di otto anni è calato l’assoluto silenzio dell’Amministrazione comunale sul Piano regolatore cimiteriale di Santa Teresa di Riva, per il quale sono stati spesi 25mila euro e del quale si sono perse le tracce?”. È ciò che punta a capire il gruppo di minoranza consiliare, che ha presentato un’interrogazione al sindaco Danilo Lo Giudice chiedendo risposte sulla “totale assenza di qualunque iniziativa che giustifichi la spesa sostenuta allora per redigere il documento, sia nei confronti dei cittadini che degli organi di controllo contabile (Corte dei Conti)”, oltre che sulla gestione del camposanto e sulle procedure di ampliamento verticale in corso. Il Piano cimiteriale è stato redatto nel 2014 dall’ingegnere Antonio Ferraro e dall’architetto Paola Lombardo e poi approvato dal Consiglio comunale nell’ottobre 2015: al suo interno è previsto l’ampliamento del cimitero centro sui terreni a nord e sud-ovest, per un totale di 3.164 loculi, 118 cappelle, 60 fosse per inumazione e 84 loculi per cinerari, oltre ad un’area con 100 fosse per gli animali d’affezione, mentre per la frazione Misserio è prevista la sistemazione dell’esistente. Nel luglio 2015 l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente ha dato parere favorevole di esclusione dalla procedura di Valutazione ambientale strategica, con alcune prescrizioni riguardanti i temi ambientali, e dunque l’iter sembrava poter procedere spedito, ma in realtà non è andato avanti visto che non sono state mai avviate le procedure successive, come l’esproprio dei terreni, per poter realizzare l’ampliamento immaginato con un project financing da 9 milioni di euro. 

Poco più di un anno dopo, nel gennaio 2017, è stato invece approvato il progetto di ampliamento verticale in sopraelevazione per 877 nuovi loculi (727 a Santa Teresa e 150 a Misserio), attualmente in fase di realizzazione con il progetto di finanzia del “Consorzio Artigiano Edile Sicilia” di Pace del Mela, che gestirà i cimiteri fino al 2030 con un investimento da 2,7 milioni di euro. Un intervento fortemente contestato dall’opposizione: “È evidente il degrado urbanistico e l’impatto ambientale negativo che le nuove costruzioni comportano rispetto all'assetto cimiteriale preesistente - scrivono nell’interrogazione i consiglieri Nino Bartolotta, Santino Veri, Cristina Pacher e Martina Lombardo - e tali loculi in sopraelevazione comportano notevoli difficoltà per i cittadini per il mancato abbattimento delle barriere architettoniche”. Inoltre viene segnalato che “alcuni cittadini hanno acquistato i nuovi loculi (in vita) con prezzi stratosferici per 4.300 euro cadauno e in alcuni casi, appena comprati, sono stati requisiti per la sepoltura temporanea di altri defunti, un ‘andazzo’ determinato dal fatto che i lavori per il secondo lotto sono stati iniziati quando erano finiti i loculi del primo, senza una preventiva programmazione che riguarda il fabbisogno storico che avrebbe consentito anzitempo la costruzione dei loculi del secondo lotto. Nulla è stato fatto - conclude la minoranza di Santa Teresa - per l’eliminazione del degrado igienico sanitario causato dalla presenza dei colombi”.


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