Mercoledì 08 Maggio 2024
Contestate le modalità di gestione dell'organico dopo la raccolta porta a porta


S. Teresa, operatori costretti a spalare a mano i rifiuti al Ccr: protesta il sindacato

di Andrea Rifatto | 28/11/2021 | ATTUALITÀ

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Un operatore che spala i rifiuti in un cassone

Operatori ecologici costretti settimanalmente a spalare a mano i rifiuti organici, per poter scaricare i camion e proseguire con le attività di raccolta porta a porta dei rifiuti. È ciò che accade a Santa Teresa di Riva all’interno del Centro comunale di raccolta di contrada Catalmo, dove ogni giorno vengono gestite le attività riguardanti i servizi di igiene ambientale, effettuati dalla ditta “Onofaro Antonino” di Naso. A denunciarlo è il sindacato che assiste quasi tutti i lavoratori dell’Ambito di raccolta ottimale, l’Unione Generale Nazionale Italiana Lavoratori, che contesta questa modalità che porta gli addetti a spingere manualmente gli scarti scaricati all’interno dei cassoni carrabili a tenuta stagna, utilizzando pale e rastrelli. “Non è normale che gli operatori si vedano costretti a spingere a mano i rifiuti per poter scaricare i mezzi dopo la raccolta - fa presente il responsabile locale del sindacato, Salvatore Trimarchi - evidentemente i due o tre cassoni messi a disposizione non sono sufficienti e dunque la ditta e il Comune vedano come agire per trovare una soluzione. Bisogna tutelare la salute e l’incolumità degli addetti - aggiunge il sindacalista - non è possibile continuare con queste modalità per poter ricavare spazio all’interno dei contenitori e svolgere correttamente il servizio”. La presenza dei cassoni dell’organico, a volte lasciati aperti anche per alcuni giorni, provoca tra l’altro nell’area di contrada Catalmo odori nauseabondi che hanno portato più volte gli operatori della limitrofa zona artigianale a lamentarsi con il Comune, soprattutto nei mesi estivi, contestando il sito scelto per collocare il centro di raccolta. A Santa Teresa il rifiuto organico conferito nei cassoni al Ccr viene poi prelevato, solitamente due volte a settimana, e consegnato alla ditta “Cap. Ital Service Srl” di Gela, che dallo scorso si occupa dello smaltimento nei propri impianti al costo di 175 euro a tonnellata, oltre Iva al 10%, e continuerà a farlo almeno fino al prossimo 30 gennaio, quando scadrà l’affidamento per il quale è stata prevista una spesa di 145mila euro, anche se in ogni caso i pagamenti verranno effettuati in riferimento alle quantità effettivamente smaltite, come da formulari. Intanto Unilavoratori annuncia che anche gli addetti dell’Aro santateresino aderiranno allo sciopero del 13 dicembre dei lavoratori dei servizi ambientali, indetto da Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel per ottenere il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto da 29 mesi: dunque almeno per una giornata la raccolta porta a porta per le utenze domestiche e commerciali non sarà effettuata.


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