Giovedì 25 Aprile 2024
L'Azienda sanitaria non paga da anni la quota di competenza stabilita dalla legge


S. Teresa, nuova battaglia legale tra Comune e Asp sulle rette di ricovero dei disabili

di Andrea Rifatto | 10/06/2022 | ATTUALITÀ

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Ora si agisce per gli importi del 2020

Torna alla carica l’Amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva per recuperare dall’Azienda sanitaria provinciale di Messina le somme che il Comune non ha ancora ricevuto, a titolo di compartecipazione, per il pagamento delle rette di ricovero dei soggetti disabili psichici. Dopo l’incarico legale affidato lo scorso anno per le somme riguardanti il periodo compreso tra il 2014 e il 2019, la giunta su proposta del sindaco Danilo Lo Giudice ha infatti deciso di andare avanti per ottenere anche la quota relativa al 2020, autorizzando il direttore dell’Area Amministrativa-Finanziaria-Affari generali a proseguire l’azione legale intrapresa nel marzo 2021, quando è stato affidato l’incarico all’avvocato Fabio Di Cara con studio nella cittadina jonica, per una spesa di 7mila 336 euro. Nel 2020 la spesa totale per sette utenti è stata di 120mila 650 euro, di cui 44mila 222 euro coperti con il contributo regionale nei limiti degli stanziamenti di bilancio, mentre la differenza di 76mila 427 euro è a carico del Comune per una quota di 45mila 856 euro e di competenza dell’Asp per 30mila 571 euro. Secondo le circolari emanate dall’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, l’Asp deve infatti compartecipare alla spesa nella misura del 40% dei costi sostenuti per l’inserimento degli utenti in strutture residenziali, ma nonostante negli anni sia stato chiesto all’Azienda sanitaria provinciale di assumere un formale atto di impegno di riconoscimento delle somme dovute, ciò non è mai avvenuto e il Comune di fatto ha dovuto coprire una spesa maggiore di quella di propria competenza. 

Dal 2014 al 2019 le spese sostenute per 34 ricoverati sono state pari a ben 524mila 885 euro, di cui 236mila 893 euro garantiti dalla Regione, mentre la differenza di 287mila 992 euro è stata coperta con 172mila 795 messi dal Comune e 115mila 196 di competenza dell’Asp, importo quest’ultimo mai versato e per il quale vi è un contenzioso in atto, che adesso andrà avanti in coerenza con il quadro normativo. Il Comune di Santa Teresa di Riva, sulla base delle valutazioni espresse dal Dipartimento di Salute mentale Taormina-Messina Sud, ha assicurato il servizio residenziale a soggetti affetti da disturbi psichici in diverse tipologie di strutture per disabili, pagando un compenso fisso e una retta giornaliera sulla base di prospetti contabili corredati da fatture e idonea documentazione. Compito del Comune è infatti quello di assicurare nei confronti dei cittadini con disabilità psichiche e/o dimessi da ospedali psichiatrici, per i quali non è ipotizzabile un rientro o una permanenza nel contesto familiare di appartenenza, una dignitosa condizione di vita all’interno di strutture che assicurano una convivenza di tipo familiare e allo stesso tempo la risocializzazione e il reinserimento sociale dei loro ospiti. La sinergia tra enti è però fondamentale per garantire i servizi senza difficoltà, ma da parte dell’Asp non c’è stata finora collaborazione.


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