Venerdì 19 Aprile 2024
Nulla di fatto per affidare il servizio di salvataggio. Corsa contro il tempo del Comune


Santa Teresa, nessuna proposta per garantire 32 bagnini in spiaggia e la gara va deserta

di Andrea Rifatto | 24/06/2022 | ATTUALITÀ

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Otto le postazioni previste quest'anno

Nessuna offerta. È il messaggio che si è materializzato mercoledì mattina sui monitor della centrale unica di committenza di Venetico, dove era in corso la gara per l’affidamento del servizio di vigilanza e salvataggio sulla spiaggia libera di Santa Teresa di Riva, avviata il 7 giugno su richiesta del Comune per garantire anche quest’anno la presenza dei bagnini nei mesi estivi. Alla scadenza del termine, fissato per le 9 di mercoledì, non sono però arrivate offerte e dunque la gara è stata dichiarata deserta dalla commissione del Consorzio Tirreno Ecosviluppo 2000, formata dal presidente Antonio Alibrando e da Guido Di Blasi e Maria Grosso nella qualità di componenti, che pochi minuti dopo non hanno potuto far altro che prendere atto dell’assenza di proposte. Nessuna ditta o associazione del settore, dunque, ha deciso di partecipare quest’anno alla procedura aperta, bandita con il criterio di aggiudicazione del minor prezzo, neanche il Corpo Volontario di Soccorso in mare che dal 2016 al 2021 si è occupato del servizio di salvataggio sull’arenile santateresino. Rispetto al passato, l’Amministrazione comunale ha stanziato quest’anno 70mila euro decidendo di raddoppiare le postazioni, da quattro a otto, distribuite su tutti i 3,8 km della spiaggia santateresina, allo scopo di garantire una maggiore sicurezza per i bagnanti e un più alto controllo delle attività che si svolgono sullarenile. Un raddoppio delle torrette che ha comportato un raddoppio dei costi, tanto che l’importo a base d’asta è salito a 57mila 377 euro per un servizio da svolgere per 67 giorni continuativi (dal 30 giugno al 4 settembre), ma soprattutto del personale da impiegare, con la necessità di garantire ogni giorno non più 16 ma 32 bagnini su due turni di sorveglianza, dalle 9 alle 14 e dalle 14 alle 19, con due addetti per ciascuna delle otto postazioni. 

Proprio questa modifica delle condizioni e la carenza di bagnini muniti di brevetto, un problema che riguarda tutte le località turistiche, avrebbe scoraggiato le società a partecipare alla gara. Già giovedì mattina il responsabile del procedimento, l’ispettore capo Domenico Centorrino della Polizia locale di Santa Teresa, si è messo al lavoro per trovare un’alternativa e ha inviato delle lettere di invito agli operatori del settore per individuare un aggiudicatario entro il 30 giugno, data in cui dovrebbe partire il servizio di salvataggio, tra l’altro uno dei criteri imperativi previsti per l’ottenimento della Bandiera blu. Se entro una settimana non si dovesse riuscire a risolvere l’imprevisto, l’avvio delle attività potrebbe subire dei ritardi. Uno dei requisiti di capacità economica e finanziaria richiesti dal bando era anche quello di aver gestito nelle tre stagioni balneari precedenti, regolarmente e con buon esito, almeno un servizio di salvataggio in mare in favore di enti pubblici e/o operatori privati, per un importo minimo pari all’importo a base di gara e quindi almeno 57mila 377 euro: ciò, probabilmente, ha ristretto ulteriormente la platea dei possibili partecipanti.


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