Martedì 23 Aprile 2024
Fallito il primo tentativo per affidare la struttura, da condurre insieme a Sant'Alessio


S. Teresa, nessun operatore per gestire il nuovo centro per minori: la gara va deserta

di Andrea Rifatto | 22/04/2022 | ATTUALITÀ

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Il centro è stato realizzato nell'ex caserma della Finanza

Non è arrivata nessuna proposta per la gestione del centro educativo e di aggregazione per minori “Imparare per crescere” di Santa Teresa di Riva, realizzato nell’immobile di via Vittorio Emanuele Orlando che fino al 2009 ha ospitato la caserma della Guardia di Finanza ed è stato acquistato nel 2015 dal Comune. La commissione di gara della centrale di committenza, formata da Antonio Alibrando (presidente), Guido Di Blasi e Maria Grosso (componenti), ha preso atto che alla scadenza del termine, fissato per le 9 di mercoledì, non sono pervenute offerte e dunque la gara è stata dichiarata deserta. Nessun operatore, evidentemente, ha ritenuto conveniente l’operazione, nonostante l’Amministrazione comunale avesse deciso di ridurre del 30% l’importo del canone per il primo anno per favorire l’equilibrio economico-finanziario e non rendere la prestazione eccessivamente onerosa, anche alla luce della pandemia. La procedura aperta, finalizzata ad individuare un soggetto in grado di gestire per tre anni la struttura, prevede un valore complessivo della concessione di 352mila 800 euro, pari a 117mila 600 euro annui di presunto fatturato secondo quanto previsto dal piano di gestione: il canone minimo complessivo posto a base di gara è pari a 66mila 461 euro, suddiviso in 18mila 461 euro per il primo anno, 24mila euro per il secondo e altri 24mila euro per il terzo anno. L'offerta economica doveva essere essere predisposta indicando la percentuale di rialzo sul canone minimo posto a base di gara ed era prevista l’esclusione delle offerte economiche al ribasso. Il servizio sarebbe dunque stato aggiudicato a favore del concorrente che avrebbe ottenuto il punteggio complessivo maggiore, dato dalla somma dei singoli elementi dell’offerta tecnica (massimo 80 punti su 100) ed economica (massimo 20/100), ma per il momento la procedura si è chiusa senza affidatari. 

Il centro di aggregazione, da gestire in forma associata con il Comune di Sant’Alessio Siculo, è nato grazie al finanziamento da 500mila euro concesso dalla Regione con i fondi europei del Po-Fesr 2014-2020, ai quali si sono aggiunti 50mila euro di cofinanziamento del Comune: al suo interno verranno svolte attività di formazione, ludico-ricreative, di svago, studio e gioco per minori tra i 4 e i 18 anni, con supporto scolastico, laboratorio teatrale, orticoltura e conoscenza degli antichi mestieri attraverso il confronto pratico con gli anziani, dando anche un supporto alle famiglie impegnate con il lavoro. Il piano di gestione prevede uscite per costi di erogazione dei servizi pari a 33mila 600 euro annui, oltre a 76mila 800 euro per le risorse umane fisse (un responsabile coordinatore) e a prestazione (assistente sociale, due educatori e infermiera); inoltre è previsto l’impiego di 15 volontari del Servizio civile e laureandi in Scienze della Formazione per tirocini formativi. Il piano prevede l’erogazione di 16mila 800 prestazioni annue nei confronti di 70 minori, per un prezzo medio di 7 euro e un fatturato totale annuo di 117mila 600 euro.


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