Sabato 20 Aprile 2024
Dedicata a dieci anni dalla sua scomparsa al politico, intellettuale e sportivo


S. Teresa, l'Amministrazione intitola la biblioteca comunale al poliedrico Nino Nicotra

di Andrea Rifatto | 15/04/2021 | ATTUALITÀ

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La biblioteca e Nino Nicotra

Porterà il nome di Nino Nicotra la biblioteca comunale di Santa Teresa di Riva. L’Amministrazione comunale ha infatti deciso di intitolare il più importante luogo cittadino dedicato alla cultura al politico, intellettuale e sportivo scomparso dieci anni fa e di cui la comunità sente la grande mancanza. Un gesto voluto per onorare la sua memoria e far sì che il suo nome rimanga impresso negli annali della storia cittadina, con l’intitolazione della biblioteca ospitata dal 2009 nei locali del Palazzo della Cultura-Villa Crisafulli Ragno. La Giunta ha dato il via libera alla delibera accogliendo anche la richiesta arrivata dall’UniTre, l’Università della Terza Età fondata dal professore Nicotra circa quindici anni fa insieme al professor Sebastiano Di Bella e da lui presieduta per alcuni anni. La biblioteca santateresina, istituita nel 1977 e aperta al pubblico dal 1984, è una delle più antiche del comprensorio e vanta un patrimonio di circa 30mila volumi, con emeroteca, sezioni dedicate ai ragazzi e quattro sale lettura. L’atto di intitolazione verrà adesso inviato alla Prefettura per il completamento dell’iter di approvazione, al termine del quale diventerà ufficiale. Nino Nicotra, all’anagrafe Antonio, è nato l’1 febbraio del 1939 e si è spento il 16 gennaio del 2011, all’età di 71 anni, a causa di un tumore che l’ha portato via in appena venti giorni. Nella sua vita ha lavorato, nei vari campi in cui si è impegnato, per la crescita della comunità locale, senza cercare riconoscimenti e ritorni d’immagine. Un’esistenza caratterizzata dall'attenzione verso gli altri, soprattutto i più deboli, e dietro quell'atteggiamento sornione ed ironico c'era una grande umanità. Una figura che visse con gli uomini e per gli uomini. 

Docente di lettere alla scuola media e poi al Liceo, uomo coltissimo, soprattutto in ambito storico-umanistico, cultore del latino e del greco, ha svolto una intensa attività di promozione culturale sia come presidente dell’UniTre che con la presentazione di libri e la partecipazione ad eventi culturali. Nei primi Anni ’60, con altri giovani attivisti come Carmelo Ucchino e Santino Spadaro, insieme ad alcuni componenti del vecchio gruppo dirigente, ha ricostituito a Santa Teresa la sezione comunale del Partito Comunista Italiano e da allora il suo impegno è continuato per 50 anni, ricoprendo diverse cariche politiche: nel Pci, oltre che dirigente e segretario di sezione, è stato infatti componente del Comitato federale di Messina, poi dirigente dei Democratici di Sinistra ed infine ha dato il suo insostituibile contributo alla costituzione del Circolo del Partito democratico. Ha ricoperto anche diverse cariche istituzionali: consigliere provinciale, assessore e consigliere comunale nella cittadina jonica tra gli anni ’70 e 90’ e poi dal 1998 al 2003, battendosi per la salvaguardia dell’ambiente e contro l’urbanizzazione selvaggia. Dal 1987 al 1991 è stato anche componente del Comitato di gestione dell’Asl di Taormina. Ciò che caratterizzava la sua personalità era la modestia: pur avendo spirito analitico e grandi capacità intellettuali e civili è rimasto sempre un militante e non si sottraeva ai lavori più umili, come affiggere manifesti e fare volantinaggio e tanti lo ricordano ancora mentre diffondeva l'Unità girando per le vie del paese. La sua fu una scelta di vita, meditata e consapevole per cui si può dire che la sua vita si intreccia strettamente con l'attività politica che egli considerò come una missione e un dovere civico. Oltre all'impegno politico non trascurava l'approfondimento culturale e aveva una robusta preparazione letteraria e storica che manifestava nei dibattiti, nei comizi, nelle discussioni. Un uomo aperto, che amava il dialogo e il confronto anche con con gli avversari e che non si lasciava condizionare dalle ideologie per cui il bene stava da una parte ed il male dall'altra, ma cercava anche con gli avversari politici punti di incontro. È rimasto sempre fedele ai suoi ideali con coerenza e passione, combatteva per una società più giusta più libera più umana. Non è mancato l’impegno nello sport: nel 1978 ha infatti fondato la società di basket Astamura, la più longeva realtà sportiva cittadina tuttora esistente, coinvolgendo nel corso dei lustri tanti giovani che lo ricordano come esempio da seguire.


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