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S. Teresa, in bilancio 130mila euro per le partite Iva: "Un flop i 500 euro? Non è così"

di Andrea Rifatto | 02/07/2020 | ATTUALITÀ

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La seduta del Consiglio comunale

Far fronte alle molteplici esigenze legate all’emergenza coronavirus, mantenere lo standard dei servizi nonostante le minori entrate e la diminuzione dei trasferimenti legati ai vincoli di bilancio e portare avanti le pianificazione strategica che nel 2020 vedrà appaltare opere per 28 milioni di euro. Obiettivi che l’Amministrazione comunale di Santa Teresa ha messo nero su bianco e conta di raggiungere con il bilancio di previsione 2020-2022, approvato dal Consiglio comunale con 7 voti del gruppo di maggioranza (assente Rosario Pasquale) e l’astensione dei due consiglieri di minoranza in aula (Antonio Scarcella e Giuseppe Migliastro, assenti Lucia Sansone e Carmelo Casablanca). Un documento contabile da 42 milioni di euro per il 2020, in cui sono confluiti tutti i provvedimenti adottati negli ultimi mesi dall’Amministrazione del sindaco Danilo Lo Giudice, che si è detto soddisfatto del lavoro svolto non senza qualche rammarico per quei tecnicismi che frenano l’azione politica, come la necessità di accantonare 500mila euro nel fondo crediti dubbia esigibilità, “somme che avremmo potuto usare per opere - ha evidenziato il primo cittadino - ma questi vincoli di bilancio mettono in ginocchio i Comuni”. Rispetto allo scorso anno alcune voci hanno subito riduzioni, altre sono state rafforzate: “Abbiamo previsto un taglio del 75% per le manifestazioni estive, che saranno in forma ridotta - ha detto Lo Giudice - mentre rispetto ai soliti 5-6mila euro per acquistare arredi scolastici ne spenderemo 25-30mila euro per garantire il distanziamento sociale”. 

In bilancio sono stati inseriti anche 130mila euro per aiutare commercianti e imprenditori e Lo Giudice è tornato sulla vicenda del bonus da 500 euro per le partite Iva, da più parti definito esiguo: “Il sostegno alle imprese non è competenza comunale ma regionale e statale, abbiamo comunque recuperato 63mila 557 euro da un mutuo - ha ricordato - e non ho gradito che sia passato il messaggio che fosse difficile partecipare al bando: i documenti richiesti erano nella disponibilità di tutti e la scelta di chiedere l’Isee è stata dettata dalle poche risorse a disposizione e perchè bisognava individuare chi aveva maggiori difficoltà. Sono state presentate 57 istanze, anche da parte di chi si era detto scettico, 36 hanno ricevuto il contributo, le altre sono in fase di istruttoria: per noi non è stato un flop”. Le somme a disposizione potevano coprire le prime 127 domande in graduatoria, su un totale di circa 850 imprese attive a Santa Teresa. Dunque i 500 euro sono andati a meno del 7% delle partite Iva. Nel bilancio di previsione sono stati inseriti anche alcuni mutui, come quello da 1 milione di euro per l’acquisto di un’area a fianco della palestra comunale e 850mila per l’adeguamento del depuratore. “Abbiamo cercato di contemplare tutte le esigenze, mantenendo i servizi e senza sacrificare investimenti importanti - ha concluso il primo cittadino - perché la nostra comunità non può interrompere questo percorso di crescita iniziato che vogliamo e dobbiamo portare avanti”.


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