Venerdì 19 Aprile 2024
Intervento finanziato con 10,6 milioni dalla Regione per pennelli e ripascimento


S. Teresa, concluso l'appalto per salvare la spiaggia: ecco chi farà progetto e lavori

di Andrea Rifatto | 31/01/2021 | ATTUALITÀ

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Il tratto più colpito dall'erosione

Partirà entro due mesi l’appalto integrato per la salvaguardia della costa di Santa Teresa di Riva dall’erosione del mare, relativo alla progettazione esecutiva e successiva realizzazione delle opere finanziate dalla Regione con 10,6 milioni di euro. Al termine della gara e dell’attività di analisi delle anomalie riscontrate nell’offerta del primo classificato, è stata approvata la graduatoria definitiva e dunque si sono chiuse tutte le operazioni di aggiudicazione. Il responsabile unico del procedimento, il geometra Francesco Pagano dell’Ufficio tecnico comunale, ha infatti sancito la congruità dell’offerta del primo concorrente in classifica, il “Consorzio Ciro Menotti” di Ravenna, che per la parte relativa alla progettazione fa riferimento all’ing. Giulia Fresta di Fiumefreddo di Sicilia dello studio associato di progettazione “Artec Srl” di Taormina e al geologo Orazio Barbagallo di Acireale. Pagano ha siglato la conclusione delle verifiche dei giustificativi, vista l’offerta anormalmente bassa, anche sulla scorta del parere (non vincolante) della commissione di gara della Struttura commissariale della Regione contro il dissesto, che ha ritenuto l’offerta “complessivamente affidabile e adeguatamente giustificata”. La società aggiudicataria ha ottenuto 97,5085 punti con un ribasso del 22,70% sulla base d’asta dei lavori pari a 7 milioni 194mila 942 euro, dunque per l’importo di 5 milioni 561mila 690 euro, a cui si aggiungono 182mila 699 euro per oneri di sicurezza e 88mila 949 euro per i servizi di ingegneria. Entro 60 giorni si dovrà sottoscrivere il contratto e il progetto esecutivo dovrà essere consegnato entro i successivi 45 giorni, mentre per l’esecuzione dei lavori (che probabilmente partiranno dopo l’estate per non compromettere la stagione) il termine è di 38 mesi. La “Artec Srl” è amministrata dagli ingegneri Massimo Brocato e Davide Maimone (progettista dell’altro intervento di svuotamento del torrente Savoca) e risulta di proprietà della “Artec Engineering Financial Holding Srl” (società inattiva) di cui sono titolari entrambi al 50%. L’intervento di salvaguardia della costa è più che urgente e indispensabile per salvare la spiaggia e il lungomare, visto l’avanzare dell’erosione. Il progetto definitivo, redatto dall’ingegnere Renato Del Prete di Roma e dal geologo Salvo Puccio di Giardini Naxos, prevede la posa di 14 pennelli lunghi tra 60 e 65 metri, con un doppio strato di massi per “intrappolare” i sedimenti marini e proteggere dalle mareggiate. Il successivo ripascimento emerso del litorale, per una lunghezza di 3,3 km, e quello sommerso dei tratti intermedi avverrà con i sedimenti prelevati nel torrente Savoca, per un totale di circa 80.000 metri cubi, con granulometria compatibile con la spiaggia, così da mitigare anche il rischio esondazione del corso d’acqua. Il ripascimento emerso consentirà un avanzamento immediato della linea di costa, protetta dai pennelli, mentre quello sommerso consentirà di ridurre il fondale e quindi nel tempo si avrà un avanzamento della linea di riva in seguito alla minore agitazione ondosa. Direttore dei lavori sarà l’ingegnere Onofrio Crisafulli dell’Ufficio tecnico.


COMMENTI

Carmelo Spadaro | il 31/01/2021 alle 20:21:14

Mi esprimo da semplice cittadino, ma penso si stia pericolosamente dando avvio alla definitiva distruzione di quel che resta della linea di costa naturale con interventi, a mio parere, non rispettosi dell'ambiente, già gravemente compromesso dall'abusivismo dei decenni precedenti. Si continua con la scellerata scelta di creare ulteriori rigidità con nuovo cemento come quando, nel lontano 1974, si decise di costruire il muretto lungo tutta la costa su un modello di sviluppo che oggi ormai rivela i suoi limiti. Non riusciamo proprio a imparare nulla dalla nostra storia. Non sono un esperto, ma credo che decisioni così importanti richiedano il coinvolgimento ampio, attivo e critico della cittadinanza. Vogliamo questo? Chi controlla? Chi gestisce questi processi così delicati? Siamo consapevoli di quanto stia avvenendo? Da cittadino vorrei capirci meglio. C'è un enorme contrasto tra capitale e ambiente a livello planetario e il nostro territorio non fa eccezione. Mi sembra che manchino orizzonti di senso su una politica ridotta a mera gestione dell'esistente. Si vuole far perdere l'ultimo tratto mediterraneo delle nostre estati solari che era dentro di noi: l'orizzonte blu.

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