Venerdì 26 Aprile 2024
Lavori non avviati nel prefabbricato comunale: accumulato un ritardo di sei mesi


S. Teresa, ancora fermo il progetto "Il loto blu": si rischia la revoca del finanziamento

di Andrea Rifatto | 12/03/2022 | ATTUALITÀ

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Si attende l'avvio degli interventi

Rischia di essere perso il finanziamento da 43mila 950 euro per il progetto di inclusione "Il loto blu, il vivaio delle diversità", che il Comune di Santa Teresa di Riva ha ottenuto lo scorso luglio dal Dipartimento per le Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio. I fondi sono giunti dopo la partecipazione al bando Anci "Fermenti in comune" da parte dell’Amministrazione, in partenariato con l’associazione “Scirocco Onlus”, con un cofinanziamento comunale di 18mila 030 euro per coprire il costo totale del progetto, pari a 61mila 980 euro. Il primo passo dell’avvio delle attività è la sistemazione del prefabbricato comunale di via Santi Spadaro, prevista dall’azione “Il vivaio delle diversità”, ma i lavori non sono ancora partiti e di questo passo si corre il rischio che il contributo venga revocato. La convenzione tra Comune e Anci è stata firmata il 15 settembre e una settimana dopo la giunta ha approvato un atto di indirizzo dando mandato all’Ufficio tecnico di avviare le procedure di progettazione e affidamento dei lavori. Solo il 4 gennaio, però, è stato approvato l’elaborato che riguarda gli interventi sulla struttura comunale, per una spesa di 30mila 980 euro di cui 15mila 376 per lavori, 9mila 795 euro per attrezzature e 5mila 808 euro per somme a disposizione: dopo oltre un mese e mezzo, ossia il 22 febbraio, le opere sono state aggiudicate all’impresa santateresina “Alessandro Gotti Costruzioni Srl”, per una spesa di 16mila 584 euro. 

Fino ad oggi, però, di operai e mezzi neanche l’ombra. Eppure i lavori, che dovevano essere avviati entro 15 giorni dalla stipula della convenzione, andavano completati entro il 31 dicembre, ma l’Anci ha poi concesso una proroga al 31 marzo. Di questo passo neanche questa scadenza potrebbe essere rispettata. Perchè si stanno perdendo altri giorni preziosi e non si è dato avvio ai lavori con procedura d’urgenza, come avvenuto in altri casi, in attesa della verifica dei requisiti della ditta? Il progetto prevede la sistemazione dei servizi igienici, della copertura del prefabbricato, degli impianti e altre migliorie, mentre grazie al finanziamento si acquisteranno poi arredi, attrezzature informatiche e altri beni strumentali. A causa dei ritardi si rischia di far saltare anche le attività successive, ossia i laboratori “Il fagiolo magico” per realizzare un laboratorio teorico/pratico di potatura e innesto di piante "a fiore e da frutto; “Bonsai do”, laboratorio teorico/pratico di conoscenza, studio e coltivazione bonsai; “Zenzero”, laboratorio di coltivazione di erbe aromatiche e piante officinali e “Vasi comunicanti”, laboratorio di ceramica, che sarebbero dovuti partire a gennaio. In tal caso sarebbe un vero fallimento.


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