Martedì 16 Aprile 2024
Azione legale contro le contestazioni dell'Ufficio tecnico su un immobile a Misserio


S. Teresa, abusi edilizi sul suolo pubblico: una cittadina trascina il Comune in tribunale

di Andrea Rifatto | 11/03/2022 | ATTUALITÀ

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Contestate opere realizzate nella frazione

Finisce in tribunale la vicenda relativa agli abusi edilizi sul suolo pubblico contestati dal Comune di Santa Teresa di Riva ad una cittadina, che secondo l’Ufficio tecnico avrebbe occupato una porzione di strada per costruire un corpo di fabbrica senza avere nessun titolo edilizio, tanto che è stato emanato un’ordine di demolizione con una maxi sanzione da 20mila euro per non averlo rispettato. In municipio è giunto adesso un atto di citazione presentato dal legale difensore della santateresina, l’avvocato Carmen Maria Lo Monaco, che ha avviato un’azione negatoria, ai sensi del Codice civile, allo scopo di far dichiarare ai giudici l’inesistenza dei diritti affermati dal Comune su quell’area e per accertare, al contrario, la natura privata del suolo. Lo spazio, a suo dire, corrisponderebbe infatti al cortile di accesso all’immobile di proprietà della donna, situato nel quartiere Chiesa Nuova della frazione Misserio, così come riportato dai titoli di proprietà risalenti nel tempo, mentre il Comune riterrebbe illegittimamente che sia una via pubblica basandosi su vecchie mappe catastali. Nella citazione viene chiesta anche la condanna dell’Ente al pagamento del danno e delle spese del giudizio. L’udienza è fissata per il 3 giugno dinanzi al Tribunale civile di Messina e l’Amministrazione comunale si costituirà in giudizio con un difensore di fiducia, per la cui nomina ha stanziato 5mila 292 euro. 

Il caso è nato oltre un anno fa, quando il Comune ha contestato all’80enne proprietaria dell’abitazione di Misserio la costruzione di una porzione di immobile in muratura, a due elevazioni fuori terra, in ampliamento al fabbricato principale, con accesso da una scala in muratura chiuso da una porta ritenuta ricadente sul suolo pubblico, il tutto privo di qualsiasi autorizzazione anche perchè non concedibile. Nell’ottobre del 2020, dopo un sopralluogo, l’Ufficio tecnico ha emanato un’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, contestando l’edificazione di due vani al piano terra e al primo piano, adibiti a cucina e bagno, per una volumetria complessiva di 61,40 metri cubi. Poi, a gennaio dello scorso anno, la don3na ha chiesto il permesso di costruire in sanatoria, che però a giugno le è stato negato. Dunque essendo scaduto il termine di 90 giorni per la demolizione, la Polizia municipale ha accertato l’inottemperanza al provvedimento di abbattimento e un mese dopo è stato disposto lo sgombero dell’immobile realizzato abusivamente, con la contestuale dichiarazione di acquisizione gratuita di diritto al patrimonio comunale. Infine è arrivata la sanzione pecuniaria da 20mila euro, ossia nella misura massima come previsto dalla legge per gli abusi edilizi su spazi pubblici. Sanzione amministrativa alla quale l’avvocato Lo Monaco si opporrà, portando avanti contestualmente la causa civile per far cessare le pretese del Comune di Santa Teresa e richiedere poi il risarcimento del danno subito dalla sua assistita.


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