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Finanziamento stralcio da 3,750 milioni per un progetto nei cassetti da 20 anni


Roccalumera, torrenti Allume e Sciglio più sicuri: in appalto lavori per 2,5 milioni

di Andrea Rifatto | 18/12/2019 | ATTUALITÀ

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Il torrente Allume

Sarà presto realtà a Roccalumera l’avvio dei lavori di recupero delle fiumare di Allume e Sciglio con la messa in sicurezza degli alvei e la bonifica dei margini­. La Regione siciliana ha infatti finanziato un intervento stralcio rispetto al progetto complessivo da 4 milioni 350mila euro e giovedì scorso il Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico ha firmato un decreto di finanziamento dell’importo di 3 milioni 750mila euro, mentre oggi è stato pubblicato il bando di gara per procedere all’affidamento dei lavori. Nelle scorse settimane la Regione aveva comunicato al Comune la possibilità di procedere immediatamente con uno stralcio per mettere in sicurezza i due torrenti cittadini e l’Amministrazione comunale si era attivata chiedendo ai progettisti incaricati dall’Ente tra il 1997 e il 2001, gli ingegneri Franz Oliva e Giuseppe Garufi e il geologo Antonino Savoca, di rielaborare il progetto esecutivo per un massimo di 3 milioni 750mila euro. Dopo l’approvazione degli atti da parte della Giunta comunale guidata dal sindaco Gaetano Argiroffi, oggi il Commissario contro il dissesto idrogeologico ha pubblicato la documentazione dell’appalto, che ammonta complessivamente a 2 milioni 451mila 491 euro. Le imprese interessate ad eseguire i lavori dovranno presentare istanza entro il 12 febbraio 2020. Gli interventi, una volta avviati, dureranno due anni. Responsabile unico del procedimento è il geometra Giuseppe Gugliotta dell’Ufficio tecnico comunale di Roccalumera.

L’intervento è mirato al recupero delle due fiumare e alla bonifica dei margini delle stesse, collegate alla viabilità comunale esistente. Il progetto prevede la realizzazione di cinque nuove briglie con gabbionate, posizionate lungo il letto del torrente Sciglio, aventi la duplice funzione di diminuirne la pendenza e ridurre la capacità di trasporto solido, nonché aumentare la stabilizzazione dei versanti attraverso la quanto più ridotta possibile perdita di suolo; la realizzazione di nuovi muri di sostegno in cemento armato su entrambe le sponde, aventi funzione di muro d’argine di altezza variabile tra i 3,70 e 5,50 metri, corredati di drenaggio, in sostituzione dei fatiscenti muri d’argine esistenti; sistemazione del canale di deflusso con difesa spondale da realizzarsi con mantellata di massi naturali. A completamento dei lavori di bonifica e sistemazione idraulica è prevista la realizzazione di una golena a  margine del canale di deflusso e il completamento dei muri con rivestimento in pietra.


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