Sabato 20 Aprile 2024
Fondi per aiutare a sostenere i costi dell'energia per l'irrigazione degli agrumeti


Roccalumera, il Comune assegna 6mila euro di contributi a quattro consorzi irrigui

di Andrea Rifatto | 29/05/2022 | ATTUALITÀ

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Irrigare può costare anche 35 euro l'ora

L’obiettivo è quello di sostenere le iniziative imprenditoriali agricole e la produzione locale, in particolare la coltivazione e la vendita di limone “verdello”, in un periodo in cui i terreni vengono spesso abbandonati per i costi eccessivi da sostenere. Va in questa direzione l’iniziativa del Comune di Roccalumera, che ha concesso contributi economici per un totale di 6mila euro ai consorzi irrigui che hanno sede in paese, con la finalità di aiutare ad abbattere le spese per l’energia elettrica sostenute per gli approvvigionamenti di acqua per uso irriguo, visto che buona parte degli agrumeti sono situati nella parte più alta del territorio e per irrigarli è necessario ricorrere ai sistemi di sollevamento. I fondi assegnati adesso sono relativi agli anni 2020 e 2021 e sono stati distribuiti ai quattro consorzi irrigui che hanno presentato istanza tra febbraio e marzo, in proporzione rispetto alle spese sostenute, pari a 12mila 532 euro: la somma più alta è stata assegnata al Consorzio “Cannizzaro”, presieduto da Carmelo Stracuzzi, che ha documentato spese per 10mila 685 euro e ha incassato dal Comune 5mila 288 euro; il Consorzio “Olivarella”, rappresentato da Francesco Totaro, a fronte di 7mila 564 spesi per la corrente ha ricevuto un contributo di 3mila 744 euro, mentre la società “Acquedotto Belfiore”, rappresentata da Carlo Totaro, ha ricevuto 2mila 808 euro a fronte di 5mila 694 euro di bollette elettriche pagate. Per il 2021 ha presentato domanda anche il Consorzio irriguo “Sciglio”, che riceverà 157 euro rispetto ai 329 euro di spese documentate. Secondo l’Amministrazione lo strumento più incisivo per evitare lo spopolamento delle terre, favorendo lo sviluppo economico, è quello di dare un sussidio economico alle imprese agricole, singole o riunite in consorzi, per abbattere i costi di energia elettrica, così da aiutare il processo di sostenibilità ambientale e l’ampliamento della dimensione economica dei produttori. Oggi irrigare un terreno può costare anche 30-35 euro l’ora e spesso i proprietari non riescono a far fronte alle spese con i ricavi derivanti dalla vendita della produzione, con il rischio di vedersi costretti ad abbandonare la terra. Ipotesi che l’Amministrazione vuole invece assolutamente scongiurare. 


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