Giovedì 25 Aprile 2024
Diverse problematiche discusse nell'assemblea sindacale. Chieste maggiori cautele


Rifiuti, a S. Teresa lavoratori in agitazione: contestato il nuovo contratto con la ditta

di Andrea Rifatto | 29/05/2021 | ATTUALITÀ

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L'assemblea sindacale al Palazzo della Cultura

C’è parecchio malcontento tra i lavoratori dell’Ambito di raccolta ottimale di Santa Teresa di Riva, impiegati nei servizi di raccolta rifiuti, spazzamento stradale e manutenzione del verde pubblico. Da tempo sono emerse diverse problematiche ancora irrisolte, discusse anche giovedì nel corso di un’assemblea sindacale indetta dall’Unione Generale Nazionale Italiana Lavoratori, sigla alla quale hanno aderito due mesi fa 11 operatori su 12 del cantiere santateresino. Al confronto convocato al Palazzo della Cultura dai rappresentanti sindacali di Unilavoratori, Salvatore Trimarchi e Alfio Ragusa, hanno partecipato tutti i lavoratori, intenzionati a far valere le loro ragioni con la società Onofaro Antonino Srl di Naso, che gestisce l’appalto dell’Aro. La criticità principale riguarda la firma di un nuovo contratto di lavoro, visto che il 31 dicembre ha cessato l’attività la ditta Ecologica Scarl ed è subentrata la Onofaro Antonino: nel documento sottoposto ai lavoratori, infatti, è stata inserita una clausola che prevede la possibilità di spostarli anche in altri cantieri fuori Santa Teresa e ciò ha fatto sorgere non poche preoccupazioni tra gli addetti, che temono di poter finire lontano da casa, e anche il sindacato si è opposto fermamente a questa ipotesi. Ciò che spaventa particolarmente gli operatori dell’Aro, però, è il rischio che con la sottoscrizione di un nuovo contratto di lavoro passino alle dipendenze della Onofaro andando a perdere lo status di dipendenti della Srr Messina Area Metropolitana, attuale datore di lavoro che dal 13 marzo 2017 ha concesso i 12 addetti in utilizzo alla Ecologica con il previsto rientro in Srr alla scadenza del contratto di appalto tra Comune e ditta, che avverrà tra un anno, per il successivo passaggio al nuovo aggiudicatario. 

 

Agitazione manifestata nonostante il 30 dicembre la Srr abbia espresso il nulla osta agli atti predisposti per il subentro della Onofaro nell’Aro, specificando che “rimangono comunque immutate la obbligazioni assunte nel 2017 alla sottoscrizione del contratto di cessione”. Nel nuovo contratto, firmato finora solo da pochi addetti, è stata inserita anche un’altra postilla che prevede l’addebito aa carico dei dipendenti della cifra di 2,50 euro al mese per le spese del bonifico per il pagamento degli stipendi, ma anche in questo caso Unilavoratori, citando due sentenze di Tar Campania e Tar Veneto, si oppone fermamente e ne chiede la rimozione. Adesso il sindacato scriverà nuovamente alla ditta e a tutti gli enti interessati chiedendo di modificare lo schema di contratto e le condizioni di lavoro e in caso di risposta negativa potrebbe scattare lo sciopero dei lavoratori del servizio rifiuti a Santa Teresa. Nel corso dell’assemblea si è inoltre discusso dell’orario di lavoro e degli straordinari; dei carichi di lavoro spesso eccessivi, come ad esempio il lunedì quando avviene la doppia raccolta porta a porta di plastica e organico, anche a causa del malcostume degli utenti di esporre buste e sacchi oltre ai mastelli della differenziata, che rallenta le operazioni di prelievo; delle code che si formano quotidianamente dietro agli autocompattatori, visto che la ditta ne tiene in servizio uno solo per Lungomare e Statale e le operazioni si prolungano anche fino a tarda mattinata, mentre con due mezzi si potrebbero accelerare i tempi. Tutte problematiche che gli addetti sperano si possano al più presto risolvere.


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