Giovedì 18 Aprile 2024
Proposto dal Genio civile di Messina per evitare intoppi burocratici e perdita dei fondi


Patti per il Sud, "Un tavolo di coordinamento per accelerare le progettazioni"

di Andrea Rifatto | 28/10/2016 | ATTUALITÀ

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L'ing. capo Leonardo Santoro

Dopo gli entusiasmi per la firma del Patto per la Sicilia e del Patto per la Città metropolitana di Messina, documenti che hanno stanziato rispettivamente 5,7 miliardi e 332 milioni di euro per realizzare un gran numero di opere pubbliche, molte delle quali nei 108 comuni messinesi, bisogna fare i conti con la realtà e in particolare con gli iter burocratici per ottenere i finanziamenti. A ricordarlo è l’ingegnere capo del Genio civile di Messina, Leonardo Santoro, che ieri ha inviato una nota all’Agenzia per la Coesione territoriale, responsabile del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del Patto per Messina, al rettore dell’Ateneo peloritano, al sindaco metropolitano e per conoscenza al presidente del Consiglio dei Ministri, al presidente della Regione e all’assessorato Territorio e Ambiente. L’ing. Santoro, rilevando come sia necessario avviare in tempi brevi la progettazione esecutiva degli interventi previsti nei Patti, ha ricordato che il Genio civile ha competenza sull’emissione dei provvedimenti autorizzativi per la realizzazione delle opere ricadenti in zone a rischio sismico, sul demanio fluviale e marittimo e che dunque i progetti che riguardano interventi che ricadono in aree caratterizzate da medie ed elevate situazioni di pericolosità sismica e da condizioni di particolare rischio idrogeologico, previsti nel Patto per la Sicilia e nel Patto per la Città metropolitana di Messina, dovranno passare dal suo Ufficio.

Da qui la proposta di istituire un tavolo di coordinamento attraverso il quale il Genio civile potrà fornire le principali linee di indirizzo utili a evitare ritardi nell’avvio di opere strategiche fondamentali. “In passato le progettazioni definitive hanno richiesto, prima dell’emissione delle autorizzazioni, diverse integrazioni o addirittura modifiche delle scelte progettuali originarie – sottolinea Santoro – e vi è dunque la necessità di ottimizzare le progettazioni esecutive per evitare reiterate richieste di integrazioni o il respingimento delle istanze per carenze nella documentazione progettuale o per mancato rispetto delle normative”. L’ingegnere capo ha inoltre rilevato, sulla scorta dell’esperienza acquisita, come spesso sorgano problematiche nell’aggiudicazione ed esecuzione delle opere che causano la perdita dei fondi comunitari. Per scongiurare tale ipotesi il Genio civile auspica dunque un accordo interistituzionale e rimane disponibile all’istituzione di uno sportello e l’istruzione delle pratiche.


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