Giovedì 02 Maggio 2024
Prima fase dei lavori di salvaguardia della costa con lo stoccaggio degli scogli


Partono le opere in mare a Sant'Alessio: ecco come (ri)nascerà la barriera soffolta - FOTO

di Andrea Rifatto | 16/01/2022 | ATTUALITÀ

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i massi verranno poi posizionati dal motopontone

Ruspe e camion in azione a Sant’Alessio Siculo per le opere di salvaguardia della costa. Da alcuni giorni, infatti, è operativo all’estremità nord del paese il cantiere per i lavori previsti dal secondo stralcio di completamento del terzo lotto, finanziati dalla Regione con 13 milioni di euro di fondi Poc inseriti nel Patto per il Sud. L’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata l’appalto per l’importo di 6 milioni 309mila 634 euro, “European Construction Company Spa” di Priolo Gargallo-“Ca.Ti.Fra Srl” di Barcellona Pozzo di Gotto-“C.G.F. Srl” di Vallo della Lucania, ha affidato l’esecuzione delle opere alla ditta “Sant’Alessio Scarl” di Barcellona Pozzo di Gotto, avviato le lavorazioni con l’approvvigionamento dei massi che serviranno per realizzare la barriera soffolta in mare, posizionati sulla spiaggia in attesa che nelle prossime settimane vengano collocati in acqua tramite un motopontone. Gli autoarticolati provenienti dalle cave trasportano solitamente tre scogli ad ogni carico e attraversano il paese senza creare particolari disagi alla circolazione, fino a raggiungere il cantiere allestito nell’area demaniale quasi a ridosso del torrente Agrò, dove i massi vengono pesati e stoccati sulla sabbia a seconda delle loro dimensioni: complessivamente è previsto l’impiego di 2.880 tonnellate di scogli tra 50 e 1.000 kg, 117.220 tonnellate tra 7.000 e 10.000 kg e 52.880 tonnellate tra 10.000 e 15.000 kg. Particolare attenzione viene posta al rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e in modo puntuale l’ingegnere Francesco Giordano, progettista-direttore dei lavori-coordinatore della sicurezza, ha dato precise indicazioni alla ditta su come rendere più sicura possibile la posa di massi nello specchio d’acqua antistante l’abitato. La sicurezza sul lavoro viene seguita anche dall’Organismo paritetico territoriale Scuola Edile Cpt di Messina, che sta supportando gli addetti ai lavori del cantiere, diretto dal geometra Marco Calabrese. Responsabile unico del procedimento per conto del Comune è invece l'architetto Natale Coppolino Gregorio.

Il progetto prevede la rifioritura (potenziamento) per una lunghezza di 1.628 metri della scogliera soffolta già esistente, nel completamento nelle parti dove non è stata finora realizzata per un’estensione di 78 metri (tra cui la zona dello scarico del depuratore fognario) e nella definizione in un tratto di 44 metri lato torrente Agrò, nella realizzazione della scogliera radente in scogli cementati lato Capo Sant’Alessio per un tratto di circa 250 metri, nel ripristino in diversi tratti della scogliera radente con interventi di sistemazione in alcuni tratti del cordolo sommitale e della ringhiera del muro di contenimento del lungomare. La scogliera soffolta sarà del tipo a gettata su fondali profondi tra 5 e 7 metri e sarà realizzata su vari livelli: uno strato di bonifica in pietrame di 30/100 millimetri; un nucleo centrale con scogli 10-15 tonnellate; un rivestimento con mantellata di spessore di 2 metri con scogli 7-10 tonnellate; uno strato filtro da quota -3 metri sotto il livello del mare fino al fondo, con scogli 50-1000 kg dello spessore 1,50 metri; un rivestimento del paramento interno dello strato di transizione con materasso filtrante zavorrato e una protezione dello strato di transizione con uno strato in scogli 7-10 tonnellate con coronamento largo 12 metri, con sommergenza variabile da 1,50 a 1,70 metri sotto il livello del mare. Un intervento che consentirà di mettere definitivamente in sicurezza il litorale e il paese, completando le opere avviate ormai nel lontano 1996 dopo cinque lustri in cui Sant’Alessio ha passato anche momenti molto difficili.



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