Sabato 20 Aprile 2024
Residenti e associazioni decisi a vederci chiaro sulle due stazioni radio base di Iliad


Nuove antenne S. Teresa, cittadini sul piede di guerra: si muovono Beni Comuni e Consulta

di Andrea Rifatto | 19/12/2022 | ATTUALITÀ

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L'antenna in fase di installazione a Scorsonello

Reazioni di incredulità e preoccupazione tra la popolazione di Santa Teresa di Riva alla notizia data sabato dal nostro giornale in merito all’installazione di nuove antenne 5G per la telefonia cellulare. L’operatore Iliad sta proseguendo i lavori per due stazioni radio base in via Monsignor Antonino Celona, nella zona centrale, e in via Scorsonello, alla periferia sud al confine con Savoca, e in quest’ultimo caso gli interventi sono in uno stato più avanzato tanto che è già stata innalzata la torre sulla quale verranno installate le antenne. Attività che la società ha avviato grazie al silenzio-assenso maturato dopo le richieste di permesso di costruire, visto che decorso il termine di 90 giorni dalla presentazione dell’istanza, e la mancanza di un provvedimento favorevole o di diniego entro tale termine, si è formato il titolo abilitativo per la realizzazione degli impianti. Procedura che sta suscitando polemiche e interrogativi. “Non può passare per silenzio-assenso una cosa così importante che condiziona la salute di centinaia di persone - commenta Alessandra - la scusa dei tempi tecnici non convince”; “Sono certa sia una svista, il sindaco ha tutti i poteri per porre fine a questa bruttura - sostiene Alice Sturiale, figlia del professor Pippo Sturiale, esperto del Comune per l’inquinamento elettromagnetico scomparso nei mesi scorsi - che oltre ad essere lesiva della memoria di mio padre che tanto si è battuto su questo tema, è dannosa per tutti i cittadini. Il Comune è dotato di un Regolamento e queste installazioni sono chiaramente in difformità, l’antenna non può stare lì”. 

Il sindaco Danilo Lo Giudice ha replicato che non si tratta di una svista e che sono state richieste le integrazioni mancanti rispetto a ciò che le normative impongono: “Una volta prodotte, comprese il parere positivo dell’Arpa, il silenzio-assenso è maturato solo per il cambio del responsabile dell’Ufficio Urbanistica ma le carte sono in regola. Bisognerà vigilare una volta attivate le antenne ed è quello che faremo nei limiti delle nostre possibilità - ha aggiunto - forti del regolamento voluto da Sturiale e anche dell’esperienza maturata grazie a lui, che non era contrario alle installazioni ma alle emissioni fuori norma che provocano danni alla salute. Il regolamento comunale non può superare le norme nazionali”. Dallo Sportello unico edilizia le istanze risultano presentate il 25 luglio e dunque il silenzio-assenso è maturato il 25 ottobre, tanto che i lavori sono iniziati intorno al 20 novembre, mentre il nuovo responsabile dell’Urbanistica si è insediato l’1 dicembre. Preoccupazione è stata espressa anche dai residenti del quartiere Scorsonello di Savoca, che hanno chiesto spiegazioni al proprietario del terreno affittato ad Iliad. Sull’installazione delle stazioni radio base sono intenzionati ad avere delucidazioni pure il Comitato Jonico Beni Comuni presieduto da Salvuccio Irrera e la Consulta comunale per l’ambiente e la qualità della vita guidata da Agata Moschella, che chiederanno gli atti al Comune per valutare se e come agire. Il Comune può comunque revocare i titoli edilizi qualora venisse violato il Regolamento comunale sull’installazione delle antenne per la telefonia cellulare, che prevede limiti ben precisi in merito ad altezza, potenza e distanza delle antenne da abitazioni e luoghi sensibili, come le scuole, una delle quali è presente proprio nella zona dell’antenna di via Celona.

Più informazioni: antenne iliad  


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