Mercoledì 24 Aprile 2024
Problemi nella tubazione sottomarina di scarico in un tratto già non balneabile


Nizza, falla nella condotta del depuratore e i reflui trattati "eruttano" a riva - VIDEO

di Andrea Rifatto | 15/08/2020 | ATTUALITÀ

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La fuoriuscita dei reflui ieri in mare

Una sorta di gyser comparso improvvisamente tra l’incredulità dei bagnanti, che hanno commentato subito con sdegno quanto stava avvenendo sotto i loro occhi. Ciò che è apparso ieri pomeriggio nel mare di Nizza di Sicilia non era un’eruzione di acqua bollente, tipica delle località con sorgenti termali, ma ben altro. Una falla nella condotta sottomarina di scarico del depuratore fognario ha infatti provocato la fuoriuscita di reflui a pochi metri dalla riva, all’estremità nord del paese, in un tratto già non balneabile come previsto dal provvedimento emesso ad inizio stagione della Regione per  motivi precauzionali in corrispondenza di tutti gli scarichi dei depuratori. Già nelle scorse settimane, dopo la fuoriuscita di liquami depurati sulla battigia, era stato dato incarico ad una ditta specializzata di verificare eventuali perdite lunga la condotta e dalla prospezione subacquea si era notata la risalita di liquido incolore in corrispondenza della linea di posa della condotta, interrata fino ad una distanza dalla battigia di circa 200 metri ad una batimetrica di -12 metri. Un problema serio, non facile da affrontare, sul quale il Comune sta lavorando: si tratta comunque di reflui già sottoposti al processo di depurazione, scaricati in mare così come avviene negli altri impianti del comprensorio e quindi i rischi per la salute sarebbero minimi, a meno che il depuratore non assolva pienamente le sue funzioni. L’Amministrazione sgombra però il campo da dubbi relativi a quest’ultima ipotesi: “Nei giorni scorsi l’Arpa ha effettuato un sopralluogo nell’impianto e non ha rilevato anomalie nel funzionamento - spiega l’assessore Alessandro Interdonato - quanto accaduto in mare è legato alla condotta sottomarina da dove si conclude la fase depurativa del nostro depuratore, che si è rotta a due metri dalla battigia ed alla profondità di 4-5 metri: da lì non esce fognatura ma acqua depurata (sicuramente non al 100%) grigliata e vagliata in uscita e la pressione dell’emissione ha smosso la terra fangosa che si è innalzata a colonna fino alla superficie dell’acqua. Ricordo che per cento metri a sud e per cento a nord quella zona non è balneabile perchè alla foce del torrente. L’intervento da fare è serio, consiste nella sostituzione di tutta la condotta e siamo pronti ad affidarlo - sottolinea Interdonato - la spesa prevista si aggira sui 90mila euro e i lavori non sono ancora stati eseguiti per la pericolosità da affrontare da parte degli operatori subacquei e la difficoltà dovuta al periodo agostano. La spesa deve essere comunque essere sostenuta in parti proporzionate tra i tre comuni che utilizzano il depuratore, ossia Nizza, Alì Terme e Fiumedinisi”. Quel tratto di mare a ridosso del torrente Fiumedinisi, al confine con Alì Terme, non gode comunque di ottima salute: nell’ultimo campionamento delle acque eseguito il 16 luglio, il valore di Escherichia Coli era pari a 172 cfu/100ml (il limite massimo è 500), mentre quello degli Enterococchi a 98 cfu/100ml (limite massimo 200). L'Amministrazione sottolinera comunque che quanto accaduto a Nizza non sia certamente la causa della sporcizia che come ogni anno si vede passare in mare a secondo delle varie correnti.


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 15/08/2020 alle 19:39:59

Anche se il depuratore funziona perfettamente, i reflui devino scaricare al largo ed in fondo solo così si è nella norma perché il tutto si diluisce! Il problema è nelle vicinanze perché a distanza non fa differenza: si dovrebbe allargare la fascia di rispetto!

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