L’Unione dei Comuni riapre l'elipista di Roccalumera: affidata la gestione dopo due anni
di Andrea Rifatto | 18/08/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/08/2022 | ATTUALITÀ
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L'elisuperficie di contrada Carrubbara
Si sblocca dopo due anni di rimpalli burocratici la pratica per la gestione dell’elisuperficie di Roccalumera, l’unica esistente tra Messina e Catania e importante soprattutto in caso di calamità o emergenza. Da inizio 2020 non vi era più un gestore della pista, che deve essere controllata da una ditta specializzata nel settore, visto che l’ultimo affidamento risaliva al febbraio 2018 per mano del Comune, proprietario dell’elisuperficie di contrada Carrubbara aperta nel 2016, che aveva dato l’incarico annuale alla “Helitalia Fire Service Srl” di Giarratana (Ragusa) per una spesa di 6mila 710 euro. Somma coperta con il contributo erogato ogni anno dall’Unione dei Comuni, ente che sin dall’inizio si è fatto carico della gestione economica della piattaforma di atterraggio e decollo, nell’ottica di garantire un servizio al comprensorio jonico. La ditta ragusana ha continuato ad occuparsene gratuitamente per un altro anno, fino ad inizio 2020, in attesa dell’affidamento ufficiale che sarebbe dovuto avvenire da parte dell’Unione dei Comuni. Nessun atto è stato però mai firmato e dunque la struttura è rimasta chiusa e inutilizzabile. Adesso l’ente sovracomunale ha assegnato la gestione annuale nuovamente alla “Helitalia Fire Service Srl”, per una spesa di 6mila 039 euro, dopo lo stanziamento delle somme da parte della giunta guidata dal presidente Concetto Orlando, sindaco di Roccafiorita. L’elisuperficie è stata finanziata al Comune di Roccalumera nel 2011 con 400mila euro giunti dalla Protezione civile regionale, grazie ad un programma di rete per la realizzazione di infrastrutture eliportuali, ai quali il Comune ha aggiunto 160mila euro ricavati dall’accensione di un mutuo: di fatto, però, viene utilizzata poco o nulla, anche perchè la strada per raggiungerla non è agevole, e molto spesso gli elicotteri atterrano nei campi da calcio, nei parcheggi o in altri slarghi.
