Giovedì 25 Aprile 2024
L'Azienda rileva conflitti di interessi dei due medici. Perse tra 150 e 200 sacche


Letojanni, stop dall’Asp alla raccolta sangue della Fratres: mobilitazione di protesta

di Andrea Rifatto | 28/10/2017 | ATTUALITÀ

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L'Unità di raccolta fissa della Frates

“A malincuore comunichiamo ai nostri preziosissimi donatori che la donazione di sangue prevista per domenica 29 ottobre presso l'Unità di raccolta Fratres di Letojanni è stata annullata a causa di un’approssimativa interpretazione della legge da parte di chi dovrebbe tutelare il nostro bene più prezioso: la salute”. Poche righe con cui l’associazione ha reso noto ieri sera lo stop alla raccolta di plasma dovuto a una decisione dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina. Una notizia accolta con rabbia dai volontari del sodalizio presieduto da Carmelina Micalizzi, che hanno deciso di organizzare una mobilitazione di protesta per domani, domenica 29 alle ore 10, presso Unità di raccolta fissa del sangue in via Montebianco a Letojanni. “Noi volontari Fratres non ci arrendiamo e chiunque volesse conoscere le ragioni per cui da lunedì al Centro trasfusionale di Taormina mancheranno sacche di sangue è invitato alla protesta”. Nei giorni scorsi era stata raggiunta la 400esima donazione e oltre quella di domenica 29 erano state programmate altre due giornate di raccolta per il 12 e 26 novembre, con l'obiettivo di raggiungere a fine anno quota 600 sacche.

Lo stop nasce da due note inviate il 12 ottobre dall’Asp, a firma del commissario Gaetano Sirna, alle dottoresse Rosa Cavallaro e Maria Caminiti e per conoscenza alla Fratres, con le quali è stato comunicato che entrambe, dipendenti dell’Asp presso l’Unità di medicina trasfusionale dell’ospedale di Taormina, nella loro qualità di medici responsabili della associazione di donatori di sangue risultano essere in conflitto di interessi, in quanto secondo la legge con il Servizio sanitario nazionale può intercorrere un unico rapporto di lavoro incompatibile con l’esercizio di altre attività. Conflitto, ha sottolineato Sirna, ribadito anche dal regolamento aziendale secondo cui “sono in conflitto di interessi le attività che comportano prestazioni rese a favore di soggetti nei confronti dei quali l’Azienda svolge funzione di controllo o vigilanza e con i quali abbia rapporti commerciali”.

La presidente della Fratres, Carmelina Micalizzi, ha inviato ieri sera una nota all’assessore regionale alla Salute, al Dipartimento regionale Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, al Centro regionale sangue e all’Asp di Messina rendendo noto che in attesa di chiarimenti le dottoresse Cavallaro e Caminiti hanno comunicato la propria spontanea autosospensione dalle cariche: ciò comporta l’interruzione della raccolta sangue programmata per domenica 29, che secondo la Fratres determinerà una mancanza di sangue stimabile dalle 150 alle 200 sacche, ai danni dei pazienti del Servizio di immunoematologia e medicina trasfuzionale dell’ospedale di Taormina. “L’Unità di raccolta Fratres di Letojjanni è stata accreditata dalla Regione nel 2014 e la verifica dei requisiti svoltasi il 29 maggio scorso ha avuto esito positivo – ricorda Micalizzi – e tutta la documentazione ispezionata e vidimata dagli ispettori è stata redatta dalle dottoresse Cavallaro e Caminiti, che hanno anche fornito il loro curriculum da cui si evince come siano dipendenti dell’Asp e che la loro attività nella Fratres è puramente volontaria e gratuita”. Secondo la presidente dell’associazione di donatori la frase scritta dal commissario Sirna in cui si dice che “l’Azienda svolge funzioni di controllo o vigilanza (su Fratres) appare assolutamente non pertinente al caso, perché l’Asp non esercita su Fratres alcuna funzione di controllo e vigilanza e gli unici rapporti tra Fratres e Asp sono di tipo organizzativo e non autorizzativo e di controllo, in quanto i due medici non sono sottoposti nella loro funzione all’interno dell’associazione (a titolo gratuito) ad alcun controllo da parte dell’Asp nè hanno mai assunto funzioni direttive, sicché non può mai configurarsi sotto alcun aspetto incompatibilità o conflitto di interessi. Quanto ai rapporti commerciali, Fratres e Asp hanno stipulato una convenzione con la quale non si instaurano rapporti commerciali. L’associazione di volontariato può essere tranquillamente svolta – conclude Carmelina Micalizzi –  e si richiede formale autorizzazione a svolgere i ruoli messi in discussione entro e non oltre 10 giorni, stante l’urgenza di riprendere l’attività di raccolta sangue a favore dei malati bisognosi di terapia trasfusionale indebitamente interrotta”.


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