Giovedì 25 Aprile 2024
Finanziato un progetto presentato nel 2015. Lavori sulle facciate e all'interno


Furci Siculo, dalla Regione 660mila euro per restaurare la Chiesa Madre

di Andrea Rifatto | 01/10/2016 | ATTUALITÀ

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La facciata principale transennata dopo i crolli di intonaco

La pioggia di fondi in arrivo in Sicilia bagna anche la chiesa della Madonna del Rosario di Furci Siculo, le cui condizioni strutturali sono notevolmente peggiorate negli ultimi mesi. La Regione siciliana ha infatti pubblicato le graduatorie definitive dei progetti finanziati nell’ambito del bando per la riqualificazione urbana dei centri storici, pubblicato lo scorso anno con una dotazione di 18 milioni di euro, che grazie alle risorse stanziate nel Patto per la Sicilia è salita a 249 milioni. L’arrivo di nuove somme ha consentito in particolare al governo regionale di destinare 45 milioni per gli interventi di riqualificazione urbana ricadenti al di fuori dai centri storici, e dunque non ammissibili al bando, che sono stati invece selezionati e finanziati. Tra questi il progetto per “Lavori di messa in sicurezza della chiesa S. Maria del Rosario” di Furci, finanziato per un importo di 660mila euro. L’elaborato è stato commissionato nel giugno 2015 dal precedente parroco, mons. Giacinto Tavilla, che ha partecipato al bando affidando l’incarico, tramite procedura aperta, all’architetto Maria Famiani, che ha redatto il progetto esecutivo.

L’intervento finanziato prevede un intervento di recupero teso alla conservazione e valorizzazione di un bene architettonico di pregio quale è la Chiesa Madre furcese, realizzata tra il 1930 e il 1931, in cemento armato, riprendendo gli stili del neo-gotico. Da tempo presenta evidenti segni di degrado tali da rappresentare una situazione di rischio per la pubblica collettività, nonostante la parrocchia abbia provveduto al picchettamento delle parti di cornicioni e decori in fase di crollo, che ha costretto nelle ultime settimane il parroco don Massimo Briguglio a transennare la facciata principale su piazza Sacro Cuore. La struttura presenta problematiche adducibili alla scarsa manutenzione nel tempo e all’azione degli agenti atmosferici: in particolare sono state rilevate microlesioni e fessurazioni sulle lesene della facciata principale e cedimenti sulle guglie, tracce di umidità sia in facciata sia all’interno (soprattutto nella parte bassa delle pareti dell'abside sotto le finestre centrali e nel solaio del campanile) e distacchi di intonaco sia all’interno che all’esterno.”Abbiamo proceduto con un’attenta analisi dei degradi – spiega l’arch. Famiani – accentuati dal tempo considerando che non è stato mai eseguito alcun intervento di manutenzione nel corso dei decenni”.

Il progetto, dal costo complessivo di 660mila euro di cui 494mila 645 per lavori e 1565mila 354 per somme a disposizione, prevede la rimozione dell’intonaco esterno ammalorato fino al rinvenimento della struttura muraria e la successiva intonacatura avendo cura di realizzare il disegno di fondo originale. Si interverrà anche sul tetto di copertura, con la rimozione delle tegole preesistenti e la loro ricollocazione dopo aver posato un pannello utile ad abbassare il carico termico estivo. In programma anche lavori sulle superfici intonacate interne del matroneo-cantoria e del campanile, nuove pavimentazioni per i terrazzini esterni, per il cortile al piano terra, nel matroneo e sul solaio campanile. Al posto degli infissi ammalorati e delle attuali reti metalliche danneggiate, verranno installati serramenti in legno lamellare biologici. Le opere impiantistiche riguarderanno invece la revisione degli impianti elettrico, idrico e idrico-sanitario, con la realizzazione di sistemi di risparmio nell'erogazione dell'acqua potabile. Saranno adottate anche misure che consentono l’abbattimento delle barriere architettoniche, attraverso l'utilizzo di un montascale a cingoli per facilitare gli spostamenti all’interno dell’ambiente e negli spazi esterni di persone non deambulanti con accompagnatore, come disabili e anziani. “Il progetto è immediatamente cantierabile e ha già ottenuto tutti i pareri dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali e dalla Curia di Messina – aggiunge l’ing. Antonio Farruggio, che ha collaborato alla progettazione –: adesso non resta che attendere la firma del decreto e l’invio delle somme dalla Regione”.


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