Venerdì 19 Aprile 2024
Chiusa la vicenda iniziata nel 2016 e approdata in tribunale nei mesi scorsi


Furci, raggiunto un accordo tra Comune e parroco per i danni subiti dalla sua abitazione

di Andrea Rifatto | 23/11/2020 | ATTUALITÀ

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La via dove si sono verificate le infiltrazioni

Raggiunto un accordo tra il Comune di Furci e il sacerdote Massimo Briguglio, che grazie al versamento di poco meno di 6mila euro ha consentito di chiudere un contenzioso approdato anche in tribunale. La vicenda riguarda i danni subiti dall’abitazione del parroco, situata in via Dell’Arco, traversa che collega il lungomare Amerigo Vespucci alla via IV Novembre, a causa delle infiltrazioni d’acqua provenienti dalla strada pubblica. Padre Briguglio il 13 dicembre del 2016 aveva infatti denunciato al Comune un’incresciosa situazione esistente da tempo, in quanto in caso di pioggia l’immobile subiva infiltrazioni di acque meteoriche, miste ad acque nere e fango, provenienti dalla traversa, lamentando che a causa delle copiose precipitazioni le infiltrazioni avevano ricoperto l’intera pavimentazione, danneggiando gli arredi e rendendo l’immobile inaccessibile e insalubre. Dopo anni di lettere tra le parti, il 23 giugno il Comune ha espresso la volontà di transigere, proponendo un’offerta forfettaria di 5mila 500 euro, non accettata dalla controparte che si è detta comunque disposta a valutare una proposta migliorativa. Il 13 luglio si è quindi tenuta la prima udienza al tribunale di Messina, a cui hanno preso parte gli avvocati Vincenza Prestipino per don Massimo Briguglio e Loredana Casablanca per l’Amministrazione comunale: il giudice ha nominato un consulente tecnico d’ufficio, che dopo il sopralluogo dell’8 ottobre ha avviato il tentativo di conciliazione dando un termine alle parti per arrivare ad un’intesa. A questo punto la difesa del sacerdote ha chiesto al Comune se l’offerta di giugno fosse ancora valida, ottenendo risposta positiva a patto che vi fosse la rinuncia a qualsiasi altro tipo di giudizio. Le parti hanno cosi firmato una transazione per l’importo di 5mila 650 euro, di cui 150 per il rimborso delle spese sostenute per l’iscrizione a ruolo del procedimento e per la notifica dell’atto, e i pagamenti al parroco avverranno in due trance, la prima entro il 30 gennaio a la seconda entro il 30 giugno 2021. A carico del sacerdote sono rimaste le spese corrisposte a titolo di acconto al consulente tecnico del tribunale e l’eventuale saldo, mentre i due legali hanno rinunciato ai loro compensi.


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