Venerdì 26 Aprile 2024
Installate dal Comune alcune telecamere grazie ai fondi del progetto Spiagge sicure


Furci, ora il lungomare è sotto controllo: attivato il primo impianto di videosorveglianza

di Andrea Rifatto | 24/10/2022 | ATTUALITÀ

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Una delle telecamere e le immagini registrate

Quattro occhi elettronici tengono adesso sotto controllo il lungomare Carmelo Garufi. Il Comune di Furci Siculo ha infatti installato e messo in funzione un piccolo ma efficace sistema di videosorveglianza, grazie al contributo da 14mila 388 euro per il progetto Spiagge sicure, assegnato dal Ministero dell’Interno per la tutela della sicurezza urbana e il contrasto dell’abusivismo commerciale e la vendita di prodotti contraffatti. Parte di queste risorse, pari a 4mila 362 euro, sono state destinate ad un impianto di sorveglianza, fornito dalla ditta “Salvia Lorenzo” di San Filippo del Mela, formato da quattro telecamere senza fili  con sistema di rotazione a 360 gradi, controllabili da remoto tramite App, alimentate da un piccolo pannello solare e corredate di batterie ricaricabili, installate all’ingresso lato sud del lungomare, all’altezza di largo Puzzolo e largo Petroselli e all’estremità nord del paese. 

In questo modo si avrà un ottimo deterrente contro azioni illecite e verranno monitorati tutti gli 800 metri della litoranea, con le immagini a colori che giungeranno in municipio e potranno essere utilizzate per sanzionare comportamenti scorretti in materia di decoro urbano, viabilità e per individuare eventuali autori di azioni malavitose. Finora a Furci Siculo non sono andati a buon fine i tentativi di intercettare i finanziamenti del Ministero dell’Interno per realizzare un impianto di videosorveglianza più ad ampio raggio, ma grazie a Spiagge Sicure è stato messo un punto di partenza. Il resto delle risorse verrà utilizzato per prestazioni di lavoro straordinario agli agenti della Polizia locale (4mila 025 euro), acquisto di tablet e stampante per la digitalizzazione delle procedure sanzionatorie (3mila 500 euro), acquisto vestiario tecnico (2mila euro) e campagna pubblicitaria comunicativa-informativa sui rischi connessi all’acquisto delle merci contraffatte (500 euro). 


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