Mercoledì 24 Aprile 2024
Il sindaco respinge ogni ipotesi di trasferimento. Si attende la risposta dei privati


Furci, il Comune teme l'addio della guardia medica e cambia idea: "Pronti a dare i locali"

di Andrea Rifatto | 12/02/2022 | ATTUALITÀ

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Il sindaco Matteo Francilia

“Non permetterò che il nostro paese resti senza Guardia medica, è un un servizio di fondamentale importanza per la nostra comunità che deve rimanere a Furci Siculo”. Si dice subito contrario il sindaco della cittadina jonica, Matteo Francilia, ad ogni ipotesi di chiusura o trasferimento del presidio della Continuità assistenziale, attualmente ospitato al piano terra di un edificio privato in via Milano. L’Asp, già nei mesi scorsi, ha dichiarato i locali non più idonei e dunque ha pubblicato un primo avviso pubblico per la ricerca di altre sedi, ma le offerte giunte finora da parte dei privati sono state ritenute non rispondenti alle esigenze dell’azienda. A poche centinaia di metri di distanza, però, all’estremità nord di Santa Teresa di Riva, a breve aprirà il nuovo polo socio-sanitario nell’edificio dell’ex pretura (di proprietà del Comune), struttura al confine tra i due centri che potrebbe ospitare anche la Guardia medica di Furci, seppur i due comuni si trovino in Distretti sanitari diversi (Taormina e Messina sud). Un’ipotesi, lanciata dal nostro giornale nei giorni scorsi, che però Francilia non ritiene ammissibile, dicendosi pronto a mettere a disposizione dei locali comunali (ad esempio municipio o centro diurno) qualora non si trovino sedi idonee in paese. Eppure il Comune da lui guidato, interpellato prioritariamente dall’Unità Patrimonio dell’Asp lo scorso 28 settembre, ha risposto per le vie brevi di non avere disponibilità di beni immobili e dunque ciò ha portato all’emanazione di un avviso pubblico. 

Adesso, temendo che la ricerca di locali da parte dell’azienda sanitaria possa non andare a buon fine, il sindaco si è allarmato ma in ogni caso al momento non vi sono i presupposti per poter parlare di una chiusura della Guardia medica o di un trasferimento, soluzione quest’ultima che è solo un’ipotesi e che in ogni caso, qualora venisse adottata, andrebbe valutata nell’ottica di fare squadra e ottimizzare i servizi del comprensorio superando i campanilismi, strada che Matteo Francilia ha sempre detto di voler percorrere, ma evidentemente non in questo caso. I locali ricercati a Furci, da affittare per sei anni con possibilità di rinnovo, devono avere una superficie tra 100 e 200 metri quadrati, con accesso diretto dalla via pubblica, preferibilmente in un edificio non condominiale e possibilmente vicino aree parcheggio o comunque su siti facilmente accessibili e serviti da trasporto pubblico; dovranno essere privi di barriere architettoniche, opportunamente suddivisi (o se su unico ambiente da poter suddividere) per ricavare sala d’aspetto, servizi igienici anche per disabili, locali per attività diagnostiche e terapeutiche e locali riposo. Le proposte dovranno essere presentate entro il 28 febbraio e verranno poi analizzate dall’Asp: se non si troveranno locali idonei, il Comune dovrà a quel punto farsi carico di individuare una propria struttura per mantenere l’impegno preso con la cittadinanza.


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