Giovedì 25 Aprile 2024
Sanzione contestata nel 2017 e pagata dopo l'ordine impartito dalla Prefettura


Furci, Comune multato dall'Istat per non aver comunicato correttamente i dati nel 2017

di Andrea Rifatto | 10/04/2022 | ATTUALITÀ

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Il ricorso del Comune non è servito a nulla

Cinque anni dopo l’arrivo della contestazione è arrivato il momento di pagarla, visto che ogni tentativo di farla annullare si è rivelato vano. Il Comune di Furci Siculo dovrà infatti sborsare poco più di mille euro per saldare un verbale di illecito amministrativo notificato nel 2017 dalla Direzione Generale dell’Istituto nazionale di Statistica, che ha contestato all’ente la violazione dell’articolo 7 del Decreto Legislativo 322 del 1989 per aver omesso di fornire i dati e le notizie richieste con i modelli di rilevazione opportunamente predisposti, riguardanti la rilevazione statistica sui permessi di costruire rilasciati nel 2015. L’Istat aveva concesso come termine ultimo per inviare i dati il 15 febbraio 2017 e un anno dopo ha risposto alle deduzioni contenute nel ricorso del Comune, ribadendo l’obbligo di fornire le informazioni richieste e ritenendo che le motivazioni sostenute nel documento non erano giuridicamente rilevanti ai fini dell’archiviazione del verbale, evidenziando come dagli atti fosse evidente la fondatezza dell’accertamento. Per la violazione del caso è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 516 a 5mila 164 euro e nei giorni scorsi è giunta nel municipio furcese una nota della Prefettura con la quale è stato ordinato al sindaco di versare complessivamente la somma di 1.032 euro, così da definire la violazione e chiudere il caso. La giunta, su proposta del vicesindaco Daniela Mercurio che ha presieduto la seduta vista l’assenza del sindaco Matteo Francilia, ha dunque assegnato la somma al responsabile dell’Area Tecnica affinché proceda al pagamento per aver violato l’obbligo di fornire all’Istat i dati e le notizie in relazione alla rivelazione statistica sui permessi di costruire del 2015. Il Comune jonico, tra l’altro, non ha potuto usufruire della norma che consentiva la sospensione delle sanzioni per mettersi in regola, entro il 30 novembre 2017, ai centri inadempienti con meno di 3.000 abitanti, in quanto ha una popolazione maggiore.


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