Sabato 20 Aprile 2024
Lo rivela la Protezione civile in risposta a un esposto di cittadini e attivisti M5S


Frana sull'A18 a Letojanni, dopo 20 mesi manca ancora il progetto per i lavori

di Andrea Rifatto | 20/05/2017 | ATTUALITÀ

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La frana al km 32,700

Contiamo di arrivare alla gara d’appalto entro fine anno, per avviare gli interventi ad inizio 2017: dall’apertura del cantiere alla conclusione delle opere passeranno altri 12 mesi”. A dirlo era lo scorso agosto il direttore generale del Consorzio per le autostrade siciliane, Salvatore Pirrone, dopo che il Dipartimento nazionale della Protezione civile aveva autorizzato il Cas a rimuovere i duemila metri cubi di terra e massi piovuti il 5 ottobre 2015 sulla carreggiata in direzione Catania dell’autostrada A18, all’altezza di Letojanni, e mettere contestualmente in sicurezza il costone di contrada San Giovanni. Di mesi ne sono passati venti dalla frana e nove da quell’annuncio, ma nulla è cambiato e di apertura dei cantieri neanche l’ombra. Adesso si scopre che non è pronto neanche il progetto per l’esecuzione dei lavori. Nelle scorse settimane un gruppo di cittadini e di attivisti del Movimento Cinque Stelle dei meet up della riviera jonica ha deciso di prendere carta e penna e scrivere un esposto, inviato alla Procura della Repubblica di Messina, al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, al presidente della Regione e ai sindaci di Letojanni, Taormina e Giardini Naxos. I circa 300 firmatari dell’esposto e della petizione, promossa dall’attivista Guglielmo Trusso, hanno chiesto delucidazioni per capire come mai a più di un anno di distanza dalla frana non si sia mosso nulla. “In qualità di cittadini e utenti paganti vogliamo spiegazioni e desideriamo sapere quali provvedimenti e con quali tempi si intendono prendere – hanno scritto –  in merito a questa vergognosa situazione che penalizza migliaia di utenti siciliani e migliaia di turisti che si recano a Taormina, Giardini e Letojanni”.

La risposta è arrivata dal Dipartimento regionale di Protezione civile, con una nota a firma del dirigente del Servizio Interventi di Difesa Attiva del Territorio, architetto Salvatore Lizzio, che ha spiegato come stanno le cose in merito ai "Lavori di messa in sicurezza del nastro autostradale a seguito dei fenomeni dissestativi che hanno interessato il versante in corrispondenza del chilometro 32,700 dell’A18 Messina-Catania". “In data 20 aprile è stata espletata la procedura negoziata per l’affidamento dell’appalto relativo all’esecuzione delle indagini geognostiche, geotecniche e geostrutturali, propedeutiche alla progettazione dei lavori – scrive il funzionario regionale. Per accelerare i tempi, i lavori delle indagini saranno consegnati alla ditta affidataria ancor prima della stipula del contratto, così come previsto dal Codice dei contratti. Il Servizio Interventi di Difesa Attiva del Territorio, in accordo con il Consorzio per le Autostrade Siciliane, stima in 30 giorni la durata dei lavori di indagini e prove di laboratorio, mentre nei successivi 90 giorni avverrà la definizione del progetto di messa in sicurezza dell’autostrada. Definito il progetto, dovrà procedersi alla sua verifica e successivamente sarà sottoposto all’esame degli Uffici competenti per l’ottenimento di pareri, visti, nulla osta e autorizzazioni di legge, all’approvazione in linea tecnica e alla sua validazione. Dopo tali incombenze di legge verranno avviate le procedure di gara per l’affidamento di lavori”. Bisognerà attendere almeno quattro-cinque mesi, dunque, per poter avere un elaborato progettuale e successivamente indire la gara d’appalto per ripristinare la normale viabilità in quel tratto di A18, dove si circola da quasi due anni sulla carreggiata lato mare con doppio senso di marcia. Secondo l’Ordinanza 340 del 9 maggio 2016 emanata dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, da Roma arriveranno 4 milioni di euro per il consolidamento del costone, mentre il Cas si farà carico con fondi propri della realizzazione della galleria artificiale paramassi, dal costo di di 6 milioni. I lavori rientrano in un unico progetto complessivo da 10 milioni di euro che verrà attuato dal Consorzio. Ma passerà ancora tempo. 

Più informazioni: frana a18 letojanni  


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 20/05/2017 alle 19:25:13

A casa, tutti a casa! Non si tratta di burocrazia, ma di inefficienza. Un'opera indifferibile, necessaria, la cui non esecuzione in caso di "normali" precipitazioni produrrà un blocco della circolazione e possibili vittime, si farà (se si farà) in tempi biblici! ... Ma copriranno la frana con un telone per non farla vedere ai Capi di Stato del G7!?? ... o mostreranno che l'Italia è un paese da terzo mondo!

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