Venerdì 26 Aprile 2024
I parcheggi a pagamento passano alla seconda classificata dopo la revoca della concessione


Forza d'Agrò, nuova ditta per le strisce blu. Guerra al Tar tra Comune ed ex gestore

di Andrea Rifatto | 04/07/2022 | ATTUALITÀ

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"Nam3" non ha rimosso i parcometri, "Saet" ha installato i propri

Passa ad un’altra società la gestione dei parcheggi a pagamento a Forza d’Agrò. L’Ufficio tecnico, dopo aver deciso di revocare la concessione alla ditta “Nam3 Srl” di Messina per gravi inadempienze contrattuali, si è attivato ritenendo che il servizio strisce blu sia indispensabile per un comune a vocazione turistica come quello forzese e una sua sospensione per lunghi periodi, come ad esempio i tempi necessari per indire una nuova procedura di affidamento, comporterebbe sicuri e gravi danni alle casse comunali. Dunque è stato deciso di aggiudicare la gestione, per i rimanenti due anni, alla ditta “Saet Srl” di Santa Teresa di Riva, che alla gara d’appalto svoltasi nel 2020 era giunta seconda con 97,304 punti e che ha già gestito i parcheggi a pagamento a Forza d’Agrò dal 2015 al 2021, con una proroga nel 2018. “Nam3 Srl”, che si era aggiudicata la gara triennale con 100 punti e un rialzo del 41,16% sull’importo degli incassi, stimato dal Comune in 270mila euro oltre Iva, iniziando la gestione l’1 luglio 2021, ha deciso nel frattempo di presentare ricorso al Tar di Catania contro il Comune, chiedendo l’annullamento delle determina di revoca della concessione del servizio: l’Amministrazione comunale ha quindi dato incarico all’avvocato Salvatore Gentile di Santa Teresa di Riva, per una spesa di 11mila euro, per difendersi in giudizio. La “Saet” ha già installato i propri parcometri per gestire il pagamento della sosta nei circa 300 stalli a disposizione e il servizio partirà nei prossimi giorni: la ditta uscente, invece, non ha rimosso le proprie apparecchiature, che rimangono dunque disattivate a fianco di quelle posizionate dal nuovo gestore. L’attività ispettiva eseguita nei mesi scorsi dalla Polizia locale ha permesso di formalizzare ben 40 contestazioni alla “Nam3”, con la quale il Comune ha ritenuto di non dover stipulare il contratto alla luce delle gravissime inadempienze riscontrate, messe nere su bianco in diverse note di contestazione e diffida, che hanno poi portato alla revoca dell’affidamento e alla rottura definitiva.


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