Giovedì 25 Aprile 2024
Lo storico edificio, custode di particolari testimonianze, rischia sempre più di crollare


Forza d'Agrò, appello di Archeoclub per la chiesa di San Sebastiano: "Deve essere salvata"

di Andrea Rifatto | 20/05/2022 | ATTUALITÀ

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Ciò che resta dell'edificio sacro

Salvare la chiesa di San Sebastiano, prima che crolli scomparendo per sempre. È l’appello lanciato da Archeoclub Area Jonica, in occasione della giornata nazionale Chiese Aperte”, per lo storico edificio religioso situato nella parte più antica di Forza d’Agrò, tanto importante quanto poco conosciuto e dimenticato da tutti ormai da troppi anni. La vecchia chiesa si trova in contrada Maglie, a ridosso del castello, in pessime condizioni, abbandonata, senza tetto ed in una situazione di precarietà preoccupante. Un bene di cui dovranno essere studiate bene anche le radici storiche, poco conosciute, che sembrerebbero risalire al XVI secolo. “Archeoclub Area Jonica invierà alla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Messina una richiesta di intervento per la chiesa di San Sebastiano - spiega il presidente Filippo Brianni - e chiederemo che venga salvaguardata la parte di struttura ancora in piedi e si programmi un’adeguata messa in sicurezza. Tra l’altro non è stato ancora possibile individuare nemmeno l’effettivo proprietario del bene”. All’interno della chiesa resiste un affresco nel catino absidale, raffigurante Dio padre: “È incredibile che questo affresco stia miracolosamente al suo posto malgrado i muri siano di fatto sbriciolati - commenta Ketty Tamà, vicepresidente di Archeoclub Area Jonica , Ketty Tamà – dobbiamo salvare questa chiesa”. Nel frattempo ledificio farà parte della campagna di sensibilizzazione Absidi dimenticate”, ideata di concerto con la Fondazione Architetti nel Mediterraneo di Messina, finalizzata alla riscoperta ed alla valorizzazione di queste permanenze architettoniche minori, spesso pericolanti, dimenticate e cadute nelloblìo, che si innestano come piccoli scrigni di bellezza nel paesaggio agrario del Val Demone.


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