Sabato 20 Aprile 2024
Dieci le start-up. Boccata d’ossigeno anche per la Birra Messina


Fondo per il microcredito M5s, finanziate 23 imprese siciliane

di Redazione | 29/01/2015 | ATTUALITÀ

2017 Lettori unici

Alcuni deputati M5s dopo la presentazione dei dati

Ventitré imprese finanziate, 555mila euro erogati, quasi 150 aziende che nella prima fase del progetto potranno accedere al prestito: sono i primi numeri del Fondo per il microcredito siciliano targato Movimento cinque stelle, divenuto operativo con le prime erogazioni alle aziende. I dati sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa tenuta all'Ars dal capogruppo del Movimento a Sala d'Ercole, Valentina Zafarana, e dal deputato Giorgio Ciaccio. L’attivazione del fondo è stata resa possibile grazie alla rinuncia mensile ad un’ampia parte degli stipendi da parte dei 14 deputati regionali del M5s, che trattengono per loro solo 2mila 500 euro oltre i rimborsi spese. “E’ una goccia di benzina – ha affermato Ciaccio – nelle taniche a secco dell’economia isolana, ma è soprattutto una risposta all’immobilismo di un governo che ha abbandonato le imprese al loro destino. Se l’esecutivo avesse voluto seguire il nostro modello di sviluppo avrebbe potuto attivare grosse fette di fondi comunitari che purtroppo rimangono congelati per le difficoltà delle imprese a fornire idonee garanzie. I numeri, in quel caso, ha proseguito - avrebbero potuto essere ben diversi e parecchie aziende avrebbero avuto la possibilità di programmare qualche piccolo investimento indispensabile per la loro attività. Più volte abbiamo rivolto l’invito agli altri deputati dell’Ars a destinare una parte dei loro stipendi al microcredito, ma, ovviamente, senza il minimo successo”. Secondo Valentina Zafarana "delle imprese non interessa a nessuno, men che mai al governo. L'esecutivo si affida a vuoti proclami, seguiti puntualmente dal nulla – ha sottolineato – mentre il microcredito è una cosa concreta. E vi invito a pensare cosa potremmo fare se fossimo al governo".
Le somme messe a disposizione dai deputati M5s serviranno come garanzia per l’erogazione dei fondi Jeremie e dei capitali messi a disposizione da Banca Etica, per un totale di circa 3 milioni 300mila euro disponibili. Ad eccezione di Ragusa, tutte le province siciliane sono rappresentate nelle prima tranche di finanziamenti, con aziende che operano nei più svariati settori: dall’agroalimentare, all’informatica, passando per le produzioni biologiche e per i beni culturali. Le somme erogate vanno dai 5mila ai 25 mila euro a tassi fortemente agevolati (attualmente dal 2 al 4% circa, a seconda del settore dell’impresa che usufruisce del prestito). Partenership dell’operazione sono Banca Etica, Impact Hub Sicilia e la Fondazione Comunità di Messina Onlus, che si occupano della gestione del Fondo e della selezione delle domande di credito. Domande che sono arrivate numerose da tutte le parti dell’isola (4750 richieste di informazione, per 1340 questionari compilati). Poche, però, le pratiche “utili” per l’istruttoria, perché incomplete o carenti, soprattutto per relativamente al business plan. “Questo a dimostrazione - sostiene Ciaccio - di una grave carenza di cultura di impresa nella nostra isola”.

Dieci le start up finanziate. Microricapitalizzazione da 25mila euro per la Birra Messina
Delle 23 aziende finanziate ben 10 muovono i primi passi nel mondo dell’imprenditoria: sono tante, infatti, le start up che hanno colto al volo l’occasione offerta dal Microcredito per mettersi sul mercato. Sul mercato vuole restare, invece, la Birra Messina. I dipendenti della gloriosa azienda fiaccata dalla crisi hanno infatti deciso di tenere in vita il marchio e di continuare la produzione grazie ad una microricapitalizzazione da 25mila euro che servirà loro come garanzia per accedere a più cospicui finanziamenti. Ad alimentare il fondo possono contribuire anche privati cittadini. Uno di questi, Pietro Lupo da Torino, da quattro mesi "gira" al microcredito le 80 euro "di Renzi". "Un attestato di stima incredibile verso la nostra operazione”, ha commentato Ciaccio.
“L’attivazione del Fondo per il microcredito è una della tante piccole vittorie per il nostro gruppo che, a dispetto di parecchi luoghi comuni, a Sala d’Ercole ha fatto tutt’altro che la comparsa. Pur nello scomodo e spesso isolato ruolo di vera opposizione – evidenziano i deputati all’Ars – siamo i più produttivi e presenti: siamo riusciti a far passare quattro leggi che portano la nostra firma e conduciamo una delle commissioni (Ambiente) tra le più produttive, se non la più produttiva in assoluto. All’attivo del Movimento anche tante battaglie (vinte) per rendere più trasparente un Palazzo finora tutt’altro che “casa di vetro”: streaming delle sedute in numerose commissioni (seguitissima quella in commissione lavoro per la questione del click day, che svelò, senza filtri, ai cittadini la vera natura dei rapporti all’intero della macchina regionale) e divulgazione delle presenze dei deputati in Aula, che a breve saranno pubblicate sul sito dell’Ars”.

Elenco delle imprese finanziate

Più informazioni: microcredito sicilia  


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