Mercoledì 24 Aprile 2024
Ancora fuoriuscite di acque miste: odori nauseabondi invadono case e attività


Esplodono i reflui sulla spiaggia di S. Teresa, protestano i turisti: "E la Bandiera blu?"

di Andrea Rifatto | 04/06/2020 | ATTUALITÀ

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Lo sversamento di reflui di domenica mattina

“E così voi sareste una località Bandiera blu? Con la fognatura che scoppia sulla spiaggia? Davvero assurdo, una vergogna”. Impossibile dare torto allo sfogo di due turisti siciliani, che lo scorso fine settimana hanno scelto Santa Teresa per trascorrere un paio di giorni di vacanza, puntando su una località fresca di riconferma del riconoscimento della Fee e che dunque dovrebbe essere sinonimo di pulizia e qualità dei servizi. Ad accoglierli hanno invece trovato “esplosioni” di reflui, costituiti da acque miste (bianche e nere) provenienti dai vecchi scarichi di “troppo pieno” ancora collegati alla condotta fognaria del lungomare, e odori nauseabondi che nel pomeriggio di sabato e soprattutto durante la mattinata di domenica si sono diffusi nel tratto di lungomare compreso tra le vie Del Gambero e Torrente Portosalvo. “Abbiamo protestato con il titolare della struttura ricettiva dove alloggiavamo, che si è scusato e non ci ha fatto pagare il soggiorno - racconta la coppia di vacanzieri - ma sinceramente pensavamo di trovare ben altro”. Un’accoglienza peggiore non si poteva davvero offrire e questo problema irrisolto da anni crea imbarazzi anche tra gli operatori turistici, che si sforzano di offrire alla clientela qualità e servizi eccellenti nelle loro strutture ma poi devono fare i conti con una spiaggia “violentata” da questi fenomeni e un mare spesso solcato da scie di sporcizia. E se il turista non può godere di spiaggia e mare va inevitabilmente via. 

Gli ultimi sversamenti sono iniziati dopo le piogge di sabato pomeriggio, quando i reflui provenienti dal canalone esistente nei pressi di via Del Gambero, che raccoglie le acque miste anche della Statale 114, sono sgorgati sull’arenile in corrispondenza di una delle vecchie fosse settiche (che si continua a coprire con la sabbia anzichè demolire); situazione analoga a quella di domenica, quando per ore, pur non piovendo, la spiaggia è stata invasa dalle acque finite direttamente in mare, con un fortissimo odore di fogna che ha invaso abitazioni, bar, esercizi pubblici e strutture ricettive della zona. Una vergogna a cui si continua a non trovare rimedio. Non ci sono giustificazioni che tengano, non è concepibile che nel 2020 si continui ad utilizzare la spiaggia come valvola di sfogo delle acque miste, dunque anche fognarie: tutto ciò succede solo a Santa Teresa e in nessun altro comune limitrofo e se si vuole puntare sulla valorizzazione della costa e sul turismo bisogna partire dal garantire un perfetto funzionamento della rete fognante. Lo scorso anno il Comune ha speso 43mila euro per installare sul lungomare un sistema di telecontrollo delle quattro stazioni di sollevamento, così da intervenire tempestivamente in caso di malfunzionamenti ed evitare sversamenti in spiaggia: dispositivi che hanno funzionato poco o nulla perchè le fuoriuscite sono proseguite in varie zone del paese. Alle lamentele dei residenti si uniscono adesso anche quelle dei turisti: è ora di trovare definitivamente una soluzione.


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