Venerdì 26 Aprile 2024
Contributi per le chiese assegnati a poche settimane dalle richieste inviate dai parroci


Due antichi organi torneranno a suonare: fondi dalla Regione a Roccalumera e Alì Terme

di Redazione | 15/01/2022 | ATTUALITÀ

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Il sopralluogo nella chiesa di Sciglio a Roccalumera

Due antichi organi a canne di scuola modicana di inizio ‘900 torneranno presto a risplendere e suonare a Roccalumera e Alì Terme. L’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana ha infatti concesso due contributi da 50mila euro alle parrocchie Santi Cosma e Damiano di Sciglio (Roccalumera) e San Rocco di Alì Terme, approvando i progetti presentati nelle scorse settimane dai parroci, per un ammontare complessivo rispettivamente di 65mila 050 e 64mila 660 euro, a valere sui fondi stanziati con la Circolare dell’8 novembre che ha messo a disposizione 200mila euro per la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale pubblico e privato degli enti morali ed ecclesiastici. Il decreto è stato consegnato ai parroci don Luciano D’Arrigo di Sciglio e don Vincenzo d’Arrigo di Alì Terme dall’onorevole Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per la Lega, giunto nei due comuni jonici insieme al capo di Gabinetto vicario dell’Assessorato dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Antonino Testa. “L’Assessorato ha voluto sostenere l’importanza della salvaguardia di questi luoghi storici e religiosi - ha evidenziato Catalfamo - un iter che si è concluso nel giro di venti giorni, dal sopralluogo al decreto di finanziamento. Voglio ringraziare per l’impegno profuso sul territorio gli amici della Lega, in particolare il coordinatore cittadino di Roccalumera Maurizio Cavallaro e la consigliera comunale Tiziana Maggio e Franco Barletti. Per Alì Terme un ringraziamento al sindaco Carlo Giaquinta e a Nancy Todaro, assessore ai Beni culturali. Sono molto soddisfatto per questi due brillanti risultati che sono arrivati a stretto giro non soltanto per valorizzare il patrimonio culturale siciliano ma per dare un segnale di vicinanza ai territori della costa jonica siciliana”.


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