Martedì 23 Aprile 2024
Operazione della Finanza di Catania: contestata una bancarotta da 94 milioni di euro


Dissesto della Tecnis, 4 arresti: sequestrata a Taormina l’area del campo da golf

di Redazione | 21/02/2020 | ATTUALITÀ

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I quattro arrestati e l'area del campo da golf di Taormina

C’è anche l’area dove dovrebbe sorgere il campo da golf di Taormina tra i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza di Catania nell’ambito dell’operazione “Arcot”, scattata all’alba di oggi e condotta dal Gruppo Tutela Economia del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Catania, sotto la direzione del gruppo di magistrati della Procura della Repubblica, che ha portato all’arresto di quattro persone in relazione all’insolvenza dichiarata nel giugno del 2017 della Tecnis Spa di Tremestieri Etneo, una delle realtà più significative nel panorama nazionale delle imprese di costruzioni generali, di ingegneria e general contracting, attiva nel settore della realizzazione di grandi opere infrastrutturali, sia in Italia che all’estero. Ai domiciliari, con l’accusa in concorso di bancarotta fraudolenta, sono finiti Concetto Albino Bosco Lo Giudice, 56 anni, nella sua qualità di amministratore di fatto della Tecnis nonché quale componente del Cda Tecnis dal 2010 al 2015 e amministratore unico di una consortile dello stesso gruppo (Ternirieti Scarl) utilizzata secondo la Finanza quale società veicolo per drenare risorse finanziarie dalla Tecnis; Francesco Domenico Costanzo detto “Mimmo”, 57 anni, anch’egli amministratore di fatto della Tecnis e unitamente a Concetto Bosco Lo Giudice per gli inquirenti mente organizzativa del progetto criminale realizzato attraverso la distrazione di flussi monetari convogliati verso società dagli stessi dirette; Costanzo risponde dei fatti ascrittigli anche per il ruolo di consigliere nel Cda Tecnis dal 2010 al 2015; Orazio Bosco Lo Giudice, 55 anni, fratello di Concetto, quale amministratore unico di “Ing. Pavesi & C. Spa” negli anni 2010 e 2011 e dal novembre 2016 oltreché amministratore di “Iniziative Turistiche Srl” e consigliere nel cda di “Sicilia Golf Resort Srl” nonché “Off-Side Srl” nell’anno 2011; società che sarebbero beneficiarie ingiustificate di flussi finanziari provenienti dalla Tecnis; Gaspare Di Paola, 58 anni, accusato di essere consapevolmente prestanome a disposizione di Bosco Lo Giudice e Costanzo nonché amministratore unico di Ternirieti Scarl (dal 2012 al 2017) e ““Ing. Pavesi & C. Spa” (dal 2012 al 2016). I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria hanno effettuato un sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto derivante dalle condotte di bancarotta fraudolenta per distrazione, contestate agli arrestati, per un valore complessivo di 94 milioni di euro.

Secondo la Procura etnea il management della Tecnis ha spogliato l’azienda di quasi 100 milioni di euro tra il 2011 e il 2014, aggravandone il dissesto e rendendola insolvente, concedendo “consistenti e vorticosi finanziamenti infragruppo ‘non onerosi’ diretti alle consorziate; le imprese beneficiarie, a loro volta, anche con movimentazioni bancarie realizzate nella stessa giornata, hanno veicolato le liquidità in questione a favore di società estranee al gruppo di riferimento ma sempre dirette, anche con la presenza di prestanome, dal duo Concetto Bosco Lo Giudice – Mimmo Costanzo”. La Guardia di Finanza scrive come “il profitto criminale originatosi dalla bancarotta fraudolenta veniva destinato, tra l’altro, alla realizzazione di strutture sportive e ricettive nel settore del turismo golfistico, la cui costruzione, in larga parte, veniva anche affidata alla stessa ‘depredata’”. Fra le operazioni commerciali finite sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, “in quanto non rispondenti ad una comprensibile logica imprenditoriale”, vi è anche un “trasferimento di fondi diretto da Tecnis alla Ing. Pavesi di 41 milioni di euro, investiti da quest’ultima nella sua società collegata Iniziative Turistiche Srl la quale, a sua volta, li destinava a beneficio della realizzazione di complessi turistici di “Sicilia Golf Resort Srl” e di “Off-Side Srl. Il paradosso economico – evidenziano le Fiamme gialle – si concretizzava nella presa in carico da parte di Tecnis dei lavori di costruzione, per conto di “Iniziative Turistiche”, di campi da golf a Carlentini e Taormina (Trappitello), opere, peraltro, finanziate con i flussi finanziari distratti e con 19 milioni di euro stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico quale incentivo alle aree depresse”.


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