Martedì 23 Aprile 2024
Finanziamenti concessi per contrastare l'abbandono e favorire l'approccio alla didattica


Dispersione scolastica, 600mila euro di fondi Pnrr per tre istituti della zona jonica

di Andrea Rifatto | 28/06/2022 | ATTUALITÀ

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In provincia di Messina arrivano 7,8 milioni di euro

Importanti finanziamenti anche per la zona jonica con le risorse per le azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica assegnate dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito della linea di investimento 1.4-Missione 4-Componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha ripartito su base regionale 500 milioni di euro per interventi straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nel I e II ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica. Alla Sicilia sono stati destinati 74,4 milioni di euro, di cui 7,8 per la provincia di Messina. Tra gli istituti scolastici messinesi che ricevono le some, tre ricadono nel comprensorio jonico, per un totale di 576mila 801 euro: l’importo più alto va all’Istituto superiore “Salvatore Pugliatti” di Taormina, che ottiene 315mila 610 euro, seguito dall’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” di Santa Teresa di Riva che riceve 172mila 537 euro, mentre all’Istituto comprensivo di Giardini Naxos spettano 88mila 654 euro. I fondi sono stati distribuiti secondo vari criteri: tasso di uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione nella fascia di età 18-24 anni (indice ELET-Early Leavers from Education and Training) (65%); numero di studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della regione di riferimento (20%); tasso di presenza della popolazione straniera (5%); tasso di popolazione priva di diploma di scuola secondaria nella fascia d’età tra i 25 e i 64 anni (5%); tasso di famiglie con cinque o più componenti (5%). Le risorse sono poi ripartite fra scuole sulla base di altri due criteri: tasso di fragilità degli apprendimenti, la cosiddetta “dispersione implicita” (percentuale di studenti che in entrambe le materie, italiano e matematica, ha conseguito un risultato molto basso), calcolato dall’Invalsi (70%) e numero di studentesse e studenti iscritti nell’istituzione scolastica (30%).

I principali obiettivi degli interventi attuati dalle istituzioni scolastiche sono il potenziamento delle competenze di base a partire dal primo ciclo, con particolare attenzione alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti, che presentino fragilità negli apprendimenti, secondo un approccio di tipo preventivo dell’insuccesso scolastico, il contrasto alla dispersione scolastica, tramite un approccio globale e integrato che valorizzi la motivazione e i talenti di ogni discente all’interno e all’esterno della scuola, in raccordo con le risorse del territorio, il miglioramento dell’approccio inclusivo della didattica curricolare ed extracurricolare delle istituzioni scolastiche in un’ottica di personalizzazione dell’apprendimento. Le istituzioni scolastiche beneficiarie, nel rispetto dell’autonomia scolastica e dei milestone e target del Pnrr e della relativa normativa, devono promuovere attività di co-progettazione e cooperazione fra la scuola e la comunità locale, valorizzando la sinergia con le risorse territoriali sia istituzionali (servizi sociali e sanitari, del lavoro, della giustizia minorile, di orientamento e formazione professionale, etc.) che del volontariato e del terzo settore, per migliorare l’inclusione e l’accesso al diritto allo studio a tutti, attraverso la progettazione e la realizzazione di opportunità di potenziamento delle competenze anche all’esterno della scuola, che dovranno essere valorizzate con una piena integrazione del percorso curricolare con le attività extracurricolari e con la valutazione degli apprendimenti.


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