Giovedì 25 Aprile 2024
Partiti i decreti ingiuntivi per le somme non versate al Comune titolare dell'impianto


Depuratore di Roccalumera, guerra legale sui costi di gestione con Furci Siculo e Pagliara

di Andrea Rifatto | 14/05/2023 | ATTUALITÀ

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Il depuratore è utilizzato da tre comuni

Si passa allo scontro legale sulla gestione contabile del depuratore fognario consortile. Al municipio di Furci Siculo è stato notificato un decreto ingiuntivo del Tribunale di Messina, con il quale viene intimato il pagamento al Comune di Roccalumera, titolare dell’impianto, della somma di 170mila 060 euro, oltre interessi e spese del procedimento e compensi (2mila 648 euro), da versare entro il termine di 40 giorni. L’atto è stato inviato dall’avvocato Giuseppe Marisca, legale dell’ente roccalumerese, e l’Amministrazione comunale di Furci Siculo ha deciso di presentare opposizione al decreto ingiuntivo e ha dato mandato all’Avvocatura comunale, rappresentata dall’avvocato Pietro Antonino Briguglio, di agire in tale direzione. Analoga azione legale di recupero dei crediti è stata avviata anche nei confronti del Comune di Pagliara per l'importo di 61mila 421 euro, dopo che già a settembre da Roccalumera erano partite le richieste di pagamento delle somme relative al 2021 e a metà del 2022, ma nelle casse comunali del titolare del depuratore non è arrivato alcun versamento. 

Così l’Amministrazione del sindaco Gaetano Argiroffi ha deciso di non perdere tempo e attivarsi per regolare i conti con i Comuni confinanti, ritenendo che la situazione contabile non fosse più sostenibile a fronte di una anticipazione di cassa che espone l’ente ad un aggravio di spesa per la corresponsione degli interessi alla tesoreria comunale. Dunque è stato ritenuto di dover attivare tutte le azioni a tutela del Comune poiché non si è ottenuto il pagamento dovuto. Nel 2021 Furci Siculo e Pagliara avevano chiuso i conti con Roccalumera regolarizzando i pagamenti dei canoni arretrati fino al 2020, pari rispettivamente a 170mila e 65mila 879 euro, quest’ultimo importo compensato con un debito da 29mila 568 euro del Comune capofila per una vecchia sentenza. Ma successivamente i pagamenti si sono evidentemente bloccati.


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