Mercoledì 24 Aprile 2024
Il cedimento della strada dopo la perdita idrica. Critiche anche alla Città metropolitana


Crollo Sp23 a Misserio, la minoranza attacca: "Gravi ritardi del Comune e sindaco assente"

di Andrea Rifatto | 10/03/2023 | ATTUALITÀ

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Si lavora per ripristinare la sede stradale

“Ci sono responsabilità di cui qualcuno deve rispondere, Misserio ha subìto una ferita che non meritava e che ha creato molta apprensione nella popolazione”. Passa all’attacco la minoranza di Santa Teresa di Riva sulla frana della Strada provinciale 23, che da una settimana ha isolato la frazione. Il capogruppo Nino Bartolotta contesta l’operato del Comune, in particolare del sindaco, per essere intervenuti in ritardo ad evitare il peggio: “Da un mese c’era una perdita d’acqua abbastanza consistente nella tubazione idrica, segnalata a più riprese - esordisce il leader dell’opposizione - ed è normale che la terra diventi friabile e il terreno frani. Il sospetto è che questo tubo fosse rotto da più di un mese, i cittadini di Misserio mi dicono che dalla scorsa estate la pressione dell’acqua era diminuita notevolmente e questo fa supporre che la perdita ci fosse già prima ma non si vedeva, fin quando è crollato tutto ed è successo il disastro. Perchè c’è voluto un mese prima di capire che fosse necessario un intervento riparatore? Perchè non è stato fatto un provvedimento di somma urgenza un mese prima? - si chiede Bartolotta - Servivano due-tre ore di lavoro e la strada sarebbe stata salva. Al Comune erano informati, c’erano state segnalazioni ufficiali della ditta, dei cittadini e del consigliere Santino Veri, ma se ne sono fregati tutti, ad iniziare dal sindaco. Grazie a Dio non ci sono state conseguenze per le persone”. L’Ufficio tecnico ha spiegato nei giorni scorsi che una prima riparazione era stata effettuata e che in quell’occasione era emersa la necessità di sostituire un tratto di tubazione ormai vetusta, intervento per il quale il giorno prima del crollo erano stati predisposti gli atti. 

“Il sindaco deve assumersi le responsabilità nel bene e nel male, è stato eletto primo cittadino di Santa Teresa di Riva e deve occuparsi del paese, invece non c’è mai - prosegue Nino Bartolotta - anche quella notte era a Palermo, non per il suo comune ma a fare politica per il suo partito. Poi ha girato la Sicilia e l’Italia e a Misserio si è visto solo lunedì, dopo una settimana, anzichè recarsi subito a portare solidarietà e conforto alla comunità della frazione”. La minoranza santateresina contesta anche l’ordinanza di chiusura della Sp 23 emanata dalla Città metropolitana l’1 marzo: “Viene riportato che il crollo della sede stradale è avvenuto per le avverse condizioni meteorologiche ma ciò non è vero - aggiunge Bartolotta - la grandine di quella notte non ha causato il danno ma è stata colpa dell’acqua che scorreva sicuramente da un mese, si è voluta mascherare o nascondere la vera causa oppure chi ha firmato l’ordinanza è stato informato male. In questo modo si tende a sollevare dalle responsabilità chi deve assumersele”. Criticata anche la riapertura dopo 12 anni della Sp 19/A Casalvecchio Siculo-Fautarì-San Carlo: “Nessuno si è mai preso la responsabilità di riaprirla perchè il costone da cui cadde il masso nel 2011 è ancora  oggi pericoloso e può generare frane - conclude il capogruppo - non ci sono guardrail, segnaletica, limiti di velocità e chi la percorre rischia tuttora, anche se stanno tappando i buchi”. Intanto proseguono i lavori e dopo la stabilizzazione del versante si sta procedendo alla costruzione del nuovo muro di contenimento: il direttore dei lavori, l'ingegnere Giovanni Curcuruto, sta valutando se sia possibile riaprire in sicurezza la Sp 23 ma i tempi rimangono incerti.

Più informazioni: frana misserio  


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