Sabato 20 Aprile 2024
Dalla Regione 20 milioni di euro di risorse, relative al 2020, per 102 centri siciliani


Covid-19, 800mila euro per investimenti sociali a dieci comuni di Jonica e Alcantara

di Redazione | 01/03/2022 | ATTUALITÀ

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Recuperare i deficit legati all'emergenza sanitaria

Sono in arrivo nelle casse di 102 comuni siciliani oltre venti milioni di euro del riparto Fondo Investimenti dei comuni per l'anno 2020 per recuperare i deficit legati all'emergenza sanitaria Covid-19. Si tratta delle somme a saldo dei fondi a valere sul Piano di Sviluppo e Coesione 2014-2020 destinati ai comuni che ne avevano fatto richiesta. Per effetto del decreto di oggi a firma del dirigente generale del Dipartimento delle Autonomie locali, la Regione siciliana sta provvedendo alla liquidazione delle risorse relative al Fondo investimenti (per un importo di 20 milioni 848mila 240 euro). Il provvedimento si aggiunge alla precedente liquidazione effettuata lo scorso agosto 2021 per un importo di circa 83 milioni di euro. Nella zona jonica e nella valle dell’Alcantara sono interessati dieci Comuni, che ottengono complessivamente 800mila 737 euro: Giardini Naxos 463mila 125 euro, Letojanni 192mila 700 euro, Sant’Alessio Siculo 50mila 674 euro, Casalvecchio Siculo 29mila 784, Santa Teresa di Riva 6mila 514 euro, Mojo Alcantara 23mila 075 euro, Gaggi 14mila 933 euro, Santa Domenica Vittoria 10mila 373, Malvagna 7mila 319 euro, Motta Camastra 2mila 240 euro.

"Le risorse liquidate con il precedente decreto e con quello odierno andranno a colmare quel deficit di investimenti a finalità sociale accusato dai Comuni a seguito della gestione dell'emergenza sanitaria Covid-19 - dice l’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto - il governo regionale continua a sostenere i Comuni in maniera particolare a seguito del lungo periodo che ha determinato gravi difficoltà finanziarie a tutti gli enti locali”. Ad essere interessati sono i tutto 102 comuni, di cui 26 nel Messinese, 17 nell'Agrigentino, 16 in provincia di Catania, 15 nel Palermitano, 10 nel Nisseno, 7 nella provincia di Enna, 4 rispettivamente nel territorio di Ragusa e Siracusa e 3 nel Trapanese.


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