Giovedì 25 Aprile 2024
Fondi per il recupero e il riciclo di prossimità degli scarti: ecco come avverrà


Compostaggio dei rifiuti organici, cinque comuni ottengono 1,1 milioni dalla Regione

di Andrea Rifatto | 09/01/2023 | ATTUALITÀ

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Un esempio di compostiera elettromeccanica

L’obiettivo è ambizioso e prevede la riduzione della quantità di rifiuti organici da far gestire alla ditta di raccolta e trasporto e da avviare a trattamento o smaltimento finale negli impianti industriali, recuperando le matrici organiche e trasformandole in compost di qualità, nel rispetto dei principi di economicità, autosufficienza, prossimità territoriale e minimizzazione degli impatti ambientali. Una sfida che vedrà impegnati cinque comuni della zona jonica e della valle dell’Alcantara, che sono stati ammessi a finanziamento dall’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità ottenendo in totale 1,1 milioni di euro grazie ai fondi del Po Fesr Sicilia 2014-2020, che nel 2021 ha messo a disposizione della Regione 12 milioni 939mila 172 euro per realizzare le azioni previste nei piani di prevenzione e promuovere la diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunità, concedendo agevolazioni ai Comuni, anche nelle forme associative (Ambiti di raccolta ottimali). 

Nella graduatoria delle operazioni ammesse e finanziabili, in totale 36 per 12 milioni 614mila 238 euro, entrano così cinque centri che ottengono tutti l’importo di 220mila euro, pr un totale di 1 milione 100mila euro: al decimo posto il Comune di Scaletta Zanclea (69,74 punti), al 19esimo Itala (61,91), al 25esimo Mojo Alcantara (58,18), al 35esimo Limina (50,43) e in ultima posizione Motta Camastra (50,38); non ammessa l’istanza da 220mila euro presentata dal Comune di Graniti, ultima con 41 punti, a causa del mancato raggiungimento del punteggio minimo. I fondi serviranno per l’acquisto ed l’installazione di compostiere elettromeccaniche o statiche per il trattamento della frazione organica di piccola scala, le strutture ausiliarie connesse e gli eventuali interventi di adeguamento di strutture esistenti: la capacità massima di trattamento dell’impianto non deve essere superiore a 130 tonnellate l’anno per il compostaggio di comunità (utenze domestiche e non domestiche) e 80 tonnellate l’anno per il compostaggio locale (attività agricole e vivaistiche o da cucine, mense, mercati, giardini o parchi). Il contributo regionale può essere utilizzato anche per campagne di sensibilizzazione, informazione e comunicazione.


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