Venerdì 19 Aprile 2024
Il ricordo di Lorena Quaranta dei colleghi del Segretariato Studenti Medicina di Messina


"Ciao dolce dottor clown Pocahontas, bella, sognatrice, entusiasta, coraggiosa e libera"

02/04/2020 | ATTUALITÀ

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Il gruppo della clown terapia dove era attiva Lorena (nel cerchio)

I colleghi del Segretariato Italiano Studenti Medicina di Messina, dove Lorena Quaranta era attiva anche nella clown terapia, hanno scritto una lettera in suo ricordo:

Cara dottor clown Pocahontas,

per noi sono stati momenti di silenzio, di quello devastante ed incredulo che ti porta un po’ a pensare, a porsi tante domande…

Ma cosa si fa quando ad una domanda non si troverà mai una risposta?

Ci siamo raccolti in un abbraccio, un po' come facevamo nei nostri corsi di formazione, nei momenti di condivisione a fine servizio clown, quello che premurosamente curavi e hai praticato con anima e corpo. Ciò che si fa col cuore arriva al cuore” questo dicevi, questo è quello che portavi avanti nella tua vita e soprattutto in quella degli altri, nei tuoi sogni. Quello che insegnavi costantemente a chiunque avesse avuto l’onore anche solo di incrociarti nel suo percorso di vita. E non importa se per anni, per un solo pomeriggio o per qualche attimo. Tu, così bella, sognatrice, entusiasta, coraggiosa e libera conquistavi con la semplicità che ti contraddistingueva. Di Te ci rimarranno impressi per sempre il tuo sorriso accogliente, lo sguardo puro e dolce e la tua bontà d'animo. Non smetteremo mai di ripeterci increduli che non sarà più lo stesso. Perché possiamo farci forza, puoi darci forza. Senza di te sarà diverso per noi. E invece… per il mondo? È sempre la stessa storia: un’altra vittima spezzata da un atto atroce, inspiegabile e ingiustificabile. Ciò che è successo fa paura, ci rende arrabbiati, tristi ma soprattutto ci fa sentire impotenti. Niente può riavvolgere il tempo r riportarti da noi anche se solo per un abbraccio ma oggi apriamo in nostri cuori con dolore per custodirti per sempre lì, per custodire probabilmente l’insegnamento più duro che tu, assieme alla vita, hai deciso di lasciarci. E noi proprio da qua ricominceremo, più forti di prima. Sarò la nostra più grande  battaglia e speriamo quella di tutti. Un inno alla vita, quella che tanto elogiavi e che ti è stata strappata via. La violenza non è e non sarà mai forza ma debolezza; né mai potrà essere creatrice di cosa alcuna ma soltanto distruggerla come stiamo imparando a grandi spese. Apriamo cuore e mente, promettiamoci di non stare mai in silenzio. In qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato. Te lo promettiamo dolce Lorena, in tuo onore e in quello di tutte le vittime di qualsiasi forma e genere di violenza. Non ci sarà battaglia che ci troverà impreparati, discriminazione che non troncheremo sul nascere, diritto che non proteggeremo. Perché ogni volta che lo faremo, sarà come prenderci ancora cura un po’ di te e immaginarti serena con i tuoi occhi pieni di vita.

E se ancora, come sempre, ci domanderanno perché lo facciamo, saremo là a rispondere come sempre: per la vita, ecco perché.

Più informazioni: femminicidio furci  


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