Venerdì 10 Maggio 2024
Incontro con una delegazione a Taormina, durante la protesta per proteggere l'ospedale


Ccpm a rischio chiusura, Schifani rassicura le famiglie: "Ho a cuore i bimbi e il Centro"

di Andrea Rifatto | 21/11/2023 | ATTUALITÀ

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Il governatore Schifani con la delegazione che ha incontrato

Mamme e papà con i loro figli, ma anche personale sanitario, amministratori locali e semplici cittadini per un obiettivo comune: dire no al depotenziamento dell’ospedale di Taormina, ma soprattutto urlare tutta la loro contrarietà alla chiusura della Cardiochirurgia pediatrica. Una pacifica protesta quella andata in scena sabato a Taormina, dove una piccola folla si è radunata di fronte l’hotel dove era in corso il “Meeting del Buongoverno” di Forza Italia. “Ci state spezzando il cuore”, “Ospedale San Vincenzo e Ccpm devono rimanere aperti”, “La salute non è una merce”, “La vita dei nostri figli è nelle vostre mani” gli slogan lanciati dai promotori dell’iniziativa, che attendevano il presidente della Regione, Renato Schifani, giunto all’ora di pranzo in città. Il governatore si è subito avvicinato al presidio e ha salutato i manifestanti, incontrandone una delegazione nel pomeriggio: “Le norme attuali non prevederebbero due reparti di Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia - ha detto all’uscita - perchè il decreto Balduzzi fissa dei limiti per i quali ne sarebbe sufficiente una sola. Lavoreremo per una deroga e per sensibilizzare il Ministero della Salute - ha assicurato - e lavoreremo per costruire motivazioni che possano portare il Ministero alla deroga di questo principio. Mi sto impegnando e mi impegnerò quotidianamente su questo tema perchè lo ritengo ormai maturo per essere affrontato con soluzioni a breve termine. Si avvicina la scadenza del 31 gennaio e non escludo che possa essere chiesta una ulteriore proroga tecnica - ha aggiunto - ma occorre mettere mano ad una soluzione strutturale strategica. Lavoreremo anche sull’ipotesi di valutare l’esistenza di regioni sprovviste di Cardiochirurgia pediatrica i cui pazienti usufruiscono di quella di Taormina, come la Calabria: tutto è aperto e non lasceremo nulla di intentato”.

Soddisfatti al termine dell’incontro i genitori: “Siamo contenti e fiduciosi per le parole del presidente - dice Caterina Rizzo - ci ha dato speranze e soprattutto garantito che il 31 gennaio il Ccpm non chiuderà. Abbiamo analizzato insieme i dati e le attività del reparto, ci ha assicurato che ha a cuore la struttura e i bambini e che studierà le carte per trovare una soluzione”. L’importanza del reparto d’eccellenza di Taormina è stata evidenziata anche in mattinata dalle famiglie: “Mantenerlo aperto è vitale per i bambini cardiopatici - ha sottolineato Salvatore Primavera - e vogliamo che venga potenziato, siamo ben contenti dell’altro centro a Palermo ma deve essere chiaro che la maggior parte dei bimbi cardiopatici, il 61%, provengono dalla parte centro-orientale dell’Isola. Chiudere Taormina sarebbe un crimine”. In prima fila per ospedale e Ccpm anche l’Amministrazione comunale: “Purtroppo abbiamo assistito in questi anni alla totale assenza della politica regionale e nazionale - commenta il vicesindaco Giuseppe Sterrantino - su un tema che sta molto a cuore a tutta la politica taorminese. Il depotenziamento non riguarda solo il Ccpm ma l’intera nostra struttura, punto di riferimento per tutto il comprensorio turistico di cui Taormina è capofila. Un rischio enorme per la collettività e gli avventori”. “La chiusura della Cardiochirurgia pediatrica - ricorda il dipendente ospedaliero Tindaro Savoca - metterebbe a rischio anche i reparti di Ostetricia, Terapia intensiva neonatale e Pediatria: un’ipotesi da scongiurare”.


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