Casalvecchio, un messale del XVIII secolo “risorge” grazie agli studenti - FOTO
di Andrea Rifatto | 29/06/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/06/2018 | ATTUALITÀ
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Studenti, docenti, amministratori e parroco all'abbazia
Da vecchio volume senza copertina, con le pagine ingiallite e ammuffite, a libro tornato quasi al suo antico splendore. A far “risorgere” un messale liturgico romano del XVIII secolo, proveniente dall’antica biblioteca dell’abbazia dei Santi Pietro e Paolo di Casalvecchio e custodito nel museo parrocchiale, sono stati 31 studenti della classi VA e VC del Liceo scientifico dell’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” di S. Teresa, nell’ambito di un corso di restauro del libro antico avviato come progetto di alternanza scuola-lavoro e seguito dalle docenti-tutor Ninuccia Foti e Gaetana Sciarrone. I risultati del lavoro di smontaggio, ripulitura e ricomposizione del messale, stampato a Messina nel 1738, svolto con il supporto esterno della professoressa Simona Inserra della Società Antico Valore di Catania e la collaborazione dell’Università etnea e della Biblioteca “Ursino” di Catania, sono stati illustrati nell’abbazia casalvetina, alla presenza degli studenti, dei tutor, della dirigente scolastica del “Caminiti-Trimarchi” Carmela Maria Lipari, del sindaco Marco Saetti, dell’assessore alla Cultura Marcella Russo e del parroco don Alessandro Malaponte. “Una grande soddisfazione vedere il lavoro degli studenti - ha commentato la dirigente - grazie alla Parrocchia e al Comune per l’opportunità che ci è stata data”. Un percorso di studio e lavoro finito anche in un opuscolo stampato e distribuito dall’Istituto. La professossa Foti ha ricordato come il restauro librario sia realtà da diversi anni allo Scientifico e abbia interessato testi antichi di altri monasteri basiliani, come quello di Mandanici. Per il parroco casalvetino “un primo passo per dare i nostri tesori in mani competenti, a differenza di restauri ‘artigianali’ fatti in passato a Casalvecchio: adesso riporremo il messale in una teca per la sua conservazione nel museo”. Il sindaco si è detto emozionato e ha ringraziato gli studenti “che con grande passione hanno svolto il restauro: un’altra bella iniziative – ha sottolineato – avviata con il coinvolgimento delle energie positive del comprensorio”. Un’opportunità che va vista anche come modo per approfondire la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio librario antico come risorsa di sviluppo turistico-culturale del territorio.
