Venerdì 26 Aprile 2024
Restauro grazie ai fondi della Regione. Celebrazioni spostate in un'altra chiesa


Casalvecchio, iniziati i lavori a Sant'Onofrio: il duomo rimarrà chiuso per tutto l'anno

di Andrea Rifatto | 25/02/2021 | ATTUALITÀ

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Il cantiere in allestimento sulla chiesa madre

Hanno preso il via a Casalvecchio Siculo i lavori di restauro della chiesa madre dedicata a Sant’Onofrio Eremita, patrimonio storico-architettonico della piccola comunità di Casalvecchio Siculo. Grazie al finanziamento da 880mila 426 euro assegnato dalla Regione, si interverrà per ridare lustro al duomo dedicato al patrono e all’annessa canonica, dove alcuni parti da tempo sono in stato di degrado. L’appalto è stato assegnato all’impresa “Fox Srl” di Gioiosa Marea, che ha offerto un ribasso del 33,21% sulla base d’asta di 616mila 580 euro e ha ottenuto l’affidamento per 411mila 814 euro, oltre 47mila 239 euro per oneri di sicurezza e dunque per un totale di 459mila 052 euro. La ditta interverrà con il rifacimento di tutti i prospetti esterni dell’edificio di culto e dei locali adiacenti destinati ad abitazione del parroco e ufficio parrocchiale, la sistemazione del tetto e del soffitto ligneo a cassettoni, l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua sul retro dell’altare provenienti dalla strada provinciale e altri lavori di manutenzione, adeguamento normativo e abbattimento delle barriere architettoniche. Progettista e direttore dei lavori è l’architetto Carmelo Pugliatti di Roccalumera, che su incarico della Parrocchia ha redatto l’elaborato da 880mila 426 euro, di cui 663mila 820 per lavori e 216mila 605 per somme a disposizione. La chiesa madre di Sant’Onofrio, dove domenica si è tenuta l’ultima messa, rimarrà chiusa per tutto l’anno vista la presenza del cantiere e le celebrazioni si terranno da ora in avanti nella chiesetta dell’Annunziata. L’intervento è stato reso possibile grazie alle risorse messe a disposizione nel 2016 da un bando del Fondo Sviluppo e Coesione del Governo destinato a interventi nei comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti e l’istanza di partecipazione è stata presentata dalla Parrocchia di Sant’Onofrio, oggi retta da don Alessandro Malaponte, mentre il Comune ha curato la parte burocratica con la Regione, nominando su richiesta del parroco il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Pietro Mifa dell’Ufficio tecnico, e approvando ad ottobre 2019 il progetto esecutivo.


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