Venerdì 26 Aprile 2024
L'ex chiesa e gli spazi annessi, da anni in abbandono, saranno riqualificati e fruibili


Casalvecchio, affidati i lavori per San Teodoro: nascerà un polo culturale e turistico

di Andrea Rifatto | 29/03/2021 | ATTUALITÀ

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Le strutture attuali e il rendering degli interventi previsti

Uno spazio polifunzionale, un hub culturale e turistico che sarà luogo di partenza per l’itinerario che comprende le tre principali chiese del paese. È ciò che sorgerà a Casalvecchio Siculo nell’edificio della chiesa di San Teodoro Martire e negli spazi annessi, ossia le permanenze architettoniche del Convento degli Agostiniani Scalzi, la canonica con la sua corte esterna, la torre campanaria e il deposito, strutture che all’epoca si trovavano all’ingresso del paese in quanto la principale via di accesso era quella a valle, la vecchia mulattiera che saliva da Rina. Sono stati infatti appaltati i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione del sito finanziati dal Governo con un milione di euro destinati al recupero funzionale e al restauro della chiesa risalente al '500 e degli edifici annessi, in parte acquisiti d’ufficio al patrimonio del Comune di Casalvecchio Siculo visto che non è stato possibile individuare alcun proprietario, mentre il chiostro di proprietà della Parrocchia è stato venduto al Comune al prezzo di 1.350 euro per consentire l'attuazione dell'intervento. Le opere, previste da un progetto esecutivo redatto dall’architetto Ketty Tamà, sono state affidate all’impresa “Saitta Antonino” di Maletto, che sulla base d’asta di 798mila euro ha offerto un ribasso del 21,18%, aggiudicandosi la procedura per l’importo totale di 639mila 955 euro, compresi 51mila 801 euro per oneri di sicurezza. Per l’ex chiesa di San Teodoro il Comune tentava da anni di trovare risorse per riportarla agli antichi splendori e già nel 2014 era stato approvato un progetto preliminare, aggiornato nel 2017, per una spesa di 1 milione 280mila euro, ridotto poi fino alla cifra di un milione per poter effettuare gli interventi previsti. Il progetto prevede che l’area diventi il luogo di partenza per l’itinerario che comprende le tre principali chiese del paese, San Teodoro, Sant’Onofrio (chiesa madre) e la chiesa dell’Annunziata e le permanenze architettoniche minori, tra cui il frantoio seicentesco: da San Teodoro inizia inoltre un sentiero di trekking lungo circa tre chilometri, interamente immerso tra gli ulivi ed il paesaggio della valle d’Agrò, che giunge fino alla basilica dei Santissimi Pietro e Paolo d’Agrò. L’edificio versa oggi in pessime condizioni strutturali, con il tetto crollato e le murature profondamente lesionate: il progetto prevede quindi interventi di miglioramento sismico, la costruzione di una nuova copertura, il restauro degli altari (primo fra tutti quello principale), il ripristino della pavimentazione esistente ed il restauro dei paramenti murari; alcuni dei quadri che erano collocati in chiesa verranno riposizionati, facendo sì che l’aula divenga anche un’area espositiva permanente. Nella canonica verranno realizzati a piano terra bagni, ufficio accoglienza e deposito, mentre il piano primo sarà adibito a spazio espositivo. Prevista inoltre la riqualificazione del portico del convento per trasformarlo in uno spazio per performance artistiche o anche solo quale luogo di sosta, di meditazione di contemplazione del paesaggio. 


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