Giovedì 25 Aprile 2024
Imu sulle aree edificabili, quasi nessuno in regola: scattano le sanzioni


S. Teresa. Mancati introiti per oltre 3 milioni di euro

di Gianluca Santisi | 16/07/2013 | ATTUALITÀ

3754 Lettori unici | Commenti 10

Il municipio di S. Teresa (foto Andrea Rifatto)

S. TERESA. Supera i 350mila euro annui il mancato gettito d’imposta Ici/Imu sulle aree edificabili del territorio comunale. Un calcolo che rapportato agli anni di imposta non ancora prescritti, ossia dal 2007 al 2012, produce mancati introiti per le casse comunali pari a 3.293.953 euro, considerando anche sanzioni ed interessi. E’ il clamoroso esito di un’indagine commissionata dall’Amministrazione all’arch. Gianfranco Giunta, nell’ambito dello studio di pre-fattibilità finalizzato a conseguire maggiori entrare e risparmi per il Comune nel periodo 2013-2015. In particolare, desta scalpore la stima di recupero del gettito sulle aree edificabili. I numeri sono impietosi: a fronte di 1.456 particelle catastali censite, ricadenti in aree edificabili, solo il 68% di esse risulta avere una dichiarazione, nella stragrande maggioranza infedele in quanto produce un versamento medio effettivo di 56,34 euro contro il gettito medio atteso a particella di 281,37 euro. In sostanza, i santateresini pagano circa 1/6 rispetto al dovuto. Se si entra nel dettaglio, i dati sono ancora più incredibili: il 32% dei proprietari di terreni edificabili non paga nulla, il 30% dichiara i terreni edificabili ma non usa il prezzo medio di comune mercato adottato dalla Giunta nel 2008, e il 38% dichiara i terreni agricoli. Conti alla mano, in base alla relazione dell’architetto Giunta, il Comune perde 357.880 euro annui. A fronte di un potenziale gettito d’imposta Ici/Imu su aree edificabili pari a 409.674 euro vi è un’entrata effettiva di 51.794 euro in media per anno di imposta. Rapportato agli anni non ancora prescritti, includendo sanzioni e interessi maturati, il mancato gettito si attesta a 3.293.953 euro. “Una corretta politica di informazione e sensibilizzazione rivolta ai contribuenti di S. Teresa di Riva – si legge nella relazione -, se svolta negli scorsi anni, avrebbe potuto evitare anche le pesanti sanzioni ed interessi sull’imposta non versata e/o non dichiarata annualmente”.
Ma come si è arrivati alla scoperta di un buco talmente grande? Semplice: attraverso uno studio derivato dalla sovrapposizione tra cartografie catastali digitali, scaricate dal Portale per il Comune il 10 giugno scorso, ed il Piano di Fabbricazione comunale vigente risalente al 1979. Moltiplicando i valori in comune commercio espressi in mq. determinati dal Comune, con deliberazione di Giunta del 15 maggio 2008, per singola zona omogenea edificabile di Piano di Fabbricazione, nonché superficie catastale di identificativo catastale ad essa ricadente ed aliquota al 7x1000 (aliquota vigente ai fini imposta Ici), si è pervenuti ad ottenere il presunto gettito totale annuo derivato da ciascuna particella catastale edificabile, ai fini Ici/Imu, su tutto il territorio comunale.
Ovvio che il Comune non potrà permettere che il prossimo 31 dicembre vada in prescrizione un altro anno ed avvierà subito le procedure per l’accertamento e il recupero delle imposte. Fino al 2006, invece, ormai non c’è più nulla da fare e bisognerà fare chiarezza sul perché non sono stati effettuati controlli, verifiche ed accertamenti.

Più informazioni: imu  

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COMMENTI

Pippo Sturiale | il 17/07/2013 alle 11:33:47

Bene si fa a far pagare chi può e deve! Ma attenzione a considerare anche le aree in cui è prevista la lottizzazione, con indicata una superficie minima. Per queste aree, in quanto non edificabili immediatamente, la giurisprudenza ci dice che non è obbligatorio il pagamento fino a quando non venga approvata la lottizzazione. Non culliamoci in speranze illusorie!

Roberto Cicala | il 17/07/2013 alle 13:42:36

Egr. Prof. Sturiale, le sue parole hanno senz'altro un giusto fondamento. Lo studio è una pre-fattibilità ed in particolare un approfondimento in merito alle aree edificabili, poichè queste ultime, anche da statistiche nazionali e locali, sono quelle ove vi è la maggiore evasione totale, o parziale con dichiarazioni infedeli. Risulta ovvio anche che le aree suddette, prese in ogni singola particella, saranno oggetto di studio per dedurne eventuali deprezzamenti rispetto al valore medio venale che il comune ha stabilito nel 2008. La legge lo prevede, così come Lei ha giustamente sottolineato per le zone C di espansione suburbana. In particolare è ovvio che un terreno distante da strade e in genere privo di opere di urbanizzazione non può avere lo stesso prezzo di un terreno adiacente ad una strada principale anche se nella stessa fascia di destinazione urbanistica. Ma anche se ne venisse fuori un deprezzamento pari al 50%, ci troviamo sempre a cifre sproporzionate per il comune di STR. Le ultime direttive sia della Finanziaria 2007, che i decreti delle varie leggi Monti sul federalismo fiscale parlano chiaro: gli enti devono muoversi. Lo Stato elargirà sempre meno contributi.

Roberto Cicala | il 17/07/2013 alle 14:00:45

... continuo per il limite del post a xxx caratteri. Tuttavia ho avuto modo di leggere tutta la relazione e le aree C (espansione suburbana) incidono per il 6% sul totale delle aree edificabili. Il 42% si riferisce al completamento dell'urbano, zona B, un 17% sono le zone Artigianali-Industriali e un 35% le zone di attrezzature pubbliche. Le aree edificabili ricadenti nel comune di STR in base al Piano di Fabbricazione vigente sono oltre 450mila mq. L'analisi successiva allo studio di pre-fattibilità svolto, stabilirà l'esatto ammontare di imposta ai fini ICI/IMU.

Gianfranco Giunta | il 18/07/2013 alle 11:07:26

Egr. Prof. Sturiale, un’area è da considerare fabbricabile e quindi soggetta in ogni caso ad imposta purchè ricada nello strumento urbanistico generale adottato dal Comune, indipendentemente dall’approvazione della Regione e dell’adozione di strumenti attuativi del medesimo (art. 11 – quaterdecies, comma 16, del D.L. 203/2006, convertito in Legge n.248/2005 e art. 36, comma 2 del D.L. n. 223/2006, convertito in Legge n.248/2006). Pertanto è inammissibile la precedente sentenza di cassazione n.21644 del 16/11/2004 secondo la quale riteneva non sufficiente la circostanza dell’inserimento di un terreno nel PRG per tassarlo come area edificabile, se di fatto tale terreno rimaneva soggetto a vincolo d’inedificabilità.

Pippo Sturiale | il 18/07/2013 alle 15:50:51

Io ho detto un'altra cosa! Cercate di rispondere a tono. In ogni caso i numeri, ad occhio e croce, mi sembrano numeri al lotto e tassare un terreno che mai sarà edificato, ad un prezzo fuori mercato, mi sembra un po' esagerato, cerchiamo di essere concreti. Io sono per il principio della progressività (in effetti è la nostra Costituzione che dice questo) chi più ha più deve dare (anche in percentuale!) perché si operi una redistribuzione della ricchezza (lo dice il Vangelo!).

Roberto Cicala | il 18/07/2013 alle 17:43:14

Prof. Sturiale spiacente contraddirla, ma le risposte sono a tono con l'argomento da Lei sollevato. L'Ici e poi l'Imu non sono un'imposta progressiva come ad esempio quelle sul reddito pertanto così come la benzina sia Lei che Berlusconi che io la paghiamo allo stesso modo. Eventualmente se la prenda con Amato e vari successori, e non è colpa del Comune se fa di tutto per far rispettare le leggi e allo stesso modo difendere gli interessi dei 9.411 abitanti di Santa Teresa di Riva.

Pippo Sturiale | il 18/07/2013 alle 23:58:46

Forse non mi spiego, ma parlo in italiano abbastanza corretto! Ho detto che è opinabile che le aree soggette a lottizzazione debbano pagare prima dell'approvazione della stessa. Ho detto che le tasse dovrebbero essere progressive, in generale, ben conoscendo la struttura dell'IMU. ... Ma i Comuni, modulando le aliquote, possono rendere anche l'IMU progressiva. Io faccio un discorso di politica fiscale in generale e mi si parla di "colpa del Comune"! Roberto, vuol dire che devo imparare un linguaggio più chiaro ... è colpa mia !

Roberto Cicala | il 19/07/2013 alle 09:34:57

Pazienza Prof., mi ritiro nuovamente, ho sempre avuto difficoltà a dialogare con chi è sempre saccente in normali confronti.

Pippo Sturiale | il 19/07/2013 alle 11:15:22

Roberto, io non sono abituato a criticare solo per criticare, cerco sempre di proporre e costruire. Ho fatto solo un appunto, condividendo il resto. Prima sono stato trattato da "jammapila" ... infine da saccente. Sul tema specifico su cui ho argomentato non ho ricevuto specifica risposta, sulla progressività (in generale) si tace. Non mi piace questo tipo di dibattito. Vorrei si parlasse del fatto che sono più le tasse indirette che quelle dirette, che chi ha di più, paga di meno, vedi rendite finanziarie tassate meno del lavoro. Mi piacerebbe che qualcuno notasse che c'è stato un trasferimento di ricchezza dai ceti meno abbienti a quelli facoltosi. (Sono aumentati di più i generi di prima necessità, anziché quelli di lusso!) .... Io mi indigno per istituzioni, e rappresentanti delle istituzioni, che non rispettano la Costituzione Italiana. Infine io, che ritengo che ho più da imparare che da insegnare, vengo tacciato di fare il saccente ... la cosa mi "turba" (sono pure diplomatico); infatti io critico (caso mai) le idee, mai la persona. Con affetto, ciao Roberto.

Roberto Cicala | il 19/07/2013 alle 12:49:36

Prof. Le chiedo scusa per l'infelice mio post in cui ho sicuramente sbagliato. Avremo sicuramente altre occasioni per approfondire l'argomento, non certamente in un blog con moderazioni di terzi. Con stima, Roberto Cicala.

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