Giovedì 18 Aprile 2024
La proposta avanzata dalla Dispari Onlus è stata approvata dai Consigli comunali


Assistenti familiari, ok da S. Teresa e Forza d’Agrò al riconoscimento nazionale

di Andrea Rifatto | 29/09/2017 | ATTUALITÀ

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Polmo, Miano e i consiglieri comunali di S. Teresa

Via libera dai Consigli comunali di S. Teresa di Riva e Forza d’Agrò alla proposta di sostegno all’iniziativa parlamentare per il riconoscimento giuridico della figura del caregiver familiare, assistente che si prende cura, al di fuori di un contesto professionale e retribuito, di una persona, generalmente un familiare, assicurandole assistenza e sostegno, necessari a causa dell’età, di una menomazione, di una patologia e per l’assenza o carenza di servizi pubblici adeguati e sufficienti alla situazione. Persone che in sostanza vivono in una condizione di abnegazione quasi totale, che compromette i loro diritti umani fondamentali come salute, riposo, vita sociale e realizzazione personale L’iniziativa legislativa è stata avviata il 5 dicembre 2015 con la presentazione al Senato di un disegno di legge a firma della senatrice Laura Bignami, finalizzato a riconoscere e tutelare il lavoro svolto dai caregiver e il valore sociale ed economico per la collettività. Nel comprensorio jonico la battaglia viene condotta dell’associazione Dispari Onlus di S. Teresa, formata dai genitori di persone diversamente abili, che sta portando la problematica all'attenzione delle amministrazioni locali. Dopo Sant’Alessio Siculo, la proposta di sostegno all’iniziativa nazionale è stata approvata nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di Forza d’Agrò e oggi pomeriggio da quello di S. Teresa. Le delibere verranno adesso inviate al Parlamento.

“L’Italia è l’unico Paese dove la figura del caregiver non è giuridicamente riconosciuta – ha spiegato oggi in Aula Natalina Polmo, presidente della Dispari Onlus – ed è vergognoso che non si sia ancora arrivati ad approvare una legge che vada in questa direzione”. Senza i caregiver familiari in forma gratuita, infatti, il costo economico delle tante persone che hanno bisogno di assistenza continua sarebbe insostenibile per lo Stato e quindi si chiede di voler riconoscere una condizione giuridica di tutele, equivalente a quella riconosciuta ai lavoratori domestici, meglio se corrispondente alla posizione lavorativa attuale nel caso il caregiver sia riuscito a conservare il proprio posto di lavoro. Polmo ha ringraziato il Consiglio e la presidente Domenica Sturiale per aver portato in discussione la proposta, approvata all’unanimità dagli undici consiglieri presenti (il capogruppo di minoranza Antonio Scarcella ha lasciato l’Aula per motivi personali al momento della trattazione dell’argomento). Prima delle discussione il consigliere di opposizione Giuseppe Migliastro ha fatto notare alla presidente Sturiale come sarebbe stato più opportuno convocare una seduta aperta per consentire l’intervento della rappresentante della Dispari Onlus ed eventualmente di esponenti di altre associazioni, evidenziando come in base al regolamento del Consiglio la stessa non avrebbe potuto prendere la parola. Decisione di cui la presidente del Consiglio si è assunta la responsabilità, supportata dal parere della segretaria comunale che ha spiegato come si trattasse di un intervento esplicativo della proposta all’ordine del giorno. L'Amministrazione era rappresentata al Consiglio dal vicesindaco con delega ai Servizi sociali Annalisa Miano.


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