Venerdì 26 Aprile 2024
L'Amministrazione propone di spostarne una su un sito comunale, già individuato nel 2021


Antennopoli, possibile accordo con Iliad. Il Comune ignorò la richiesta di aree pubbliche

di Andrea Rifatto | 28/05/2023 | ATTUALITÀ

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La lettera inviata da Iliad il 31 marzo 2022

Ciò che si doveva fare un anno fa è stato fatto adesso. Potrebbe arrivare un accordo per risolvere, quantomeno a metà, la vicenda delle stazioni radio base Iliad installate a Santa Teresa di Riva e oggetto di uno scontro giudiziario tra il Comune e la società telefonica, che si è aggiudicata il primo round al Tar di Catania con l’annullamento dei provvedimenti di revoca dei permessi di costruire, ottenuti con il silenzio-assenso lo scorso ottobre. I tecnici Iliad hanno risposto all’invito del sindaco Danilo Lo Giudice e venerdì hanno partecipato ad un incontro in municipio, nel corso del quale l’Amministrazione comunale ha illustrato una possibile soluzione alternativa per l’installazione dell’antenna di via Monsignor Celona, proponendo l’area del Polifunzionale sulla strada panoramica, struttura comunale rimasta incompleta, mentre non è stata trattata la questione riguardante quella di via Scorsonello, che dunque rimarrà in quel sito. I rappresentanti della società si sono riservati di valutare la proposta e di presentarla ai vertici e nel frattempo è stato deciso di tenere in “stand by” il ricorso di appello al Cga di Palermo, presentato dal Comune: l’udienza in camera di consiglio davanti la Prima Sezione è fissata per l’1 giugno ma in attesa della valutazione del nuovo sito, verrà chiesto ai giudici il rinvio della trattazione. All’incontro, oltre al sindaco e ai rappresentanti di Iliad, erano presenti la presidente del Consiglio Domenica Sturiale, la segretaria Rossana Giorgianni, il direttore dell’Ufficio tecnico Francesco Pagano e il legale dell’ente, l’avvocato Silvano Martella con il collega Giovanni Saitta. “Un colloquio che ritengo assolutamente proficuo e che spero possa veramente giungere ad un possibile accordo - ha commentato Lo Giudice - nelle more della definizione transattiva della controversia, Iliad si è impegnata a non proseguire i lavori e ci rivedremo il 16 giugno per valutare concretamente la fattibilità della proposta. Ci tengo a sottolineare che gli stessi tecnici - ha aggiunto - hanno comunicato che la stazione radio base servirà per fornire una tecnologia Lte e non 5G”. Nel progetto presentato all’Ufficio tecnico l’antenna viene però descritta come “impianto in tecnologia Umts, Lte e 5G 700”. 

Una soluzione che si sarebbe potuta proporre un anno prima, evitando le proteste della cittadinanza e l’insorgere dei contenziosi. Il 31 marzo 2022, infatti, Iliad Italia aveva inviato una lettera all’Ufficio tecnico e al sindaco, presentando una manifestazione di interesse per chiedere “la disponibilità alla locazione di porzione di lastrico o terreno di proprietà comunale per lo stazionamento degli impianti tecnologici a servizio di una stazione radio base”: nella lettera di presentazione indirizzata al primo cittadino la società augurava “un incontro durante il quale presentare i dettagli contrattuali ed operativi dell’intervento proposto” e si proponeva poi un sopralluogo congiunto “per individuare con esattezza gli spazi che l’Amministrazione comunale intende valutare come disponibili allo scopo e per verificare la fattibilità delle opere”. Il direttore dell’Ufficio tecnico ci ha spiegato di aver ritenuto che non vi fosse la disponibilità di aree comunali da concedere per l’installazione di antenne, mentre il sindaco di sconoscere tale comunicazione, seppur la mail avesse anche lui come destinatario. Emerge, dunque, ancora una volta, una mancanza di comunicazione all’interno del municipio su una tematica di fondamentale importanza, che riguarda anche la salute dei cittadini, visto che il primo cittadino ha sempre sostenuto di non essere stato informato delle richieste di permessi di costruire presentate a luglio e adesso di non sapere nulla neanche della richiesta di incontro. Che Iliad volesse installare nuove antenne a Santa Teresa era invece ben noto all’Ufficio tecnico già tre mesi prima della richieste dei permessi di costruire su terreni privati. Eppure la questione era stata affrontata pochi mesi prima: le aree comunali disponibili per il posizionamento di stazioni radio base, infatti, erano già state individuate dall’esperto per l’inquinamento elettromagnetico, il prof. Pippo Sturiale, che ha redatto una relazione proponendo varie allocazioni e tra queste anche terreni di proprietà comunale, come il serbatoio idrico, l’ex discarica e il Polifunzionale, proprio il sito proposto venerdì scorso a Iliad. Relazione che l’1 ottobre 2021 è stata inviata dal sindaco Lo Giudice a tutte le compagnie telefoniche, compresa Iliad che dunque conosceva i siti prescelti, con l’invito a partecipare ad un incontro fissato per dieci giorni dopo allo scopo di concordare la localizzazione delle stazioni radio base. Ma si presentò solo Wind-Tre.

Più informazioni: antenne iliad  


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